venerdì 29 maggio 2009

Sul Vesuvio brilla Sastre. Pellizzotti recupera qualcosa. Di Luca non stacca Menchov. Giro chiuso? Di Luca aspetta Anagni.


VESUVIO (Napoli) 29 maggio 2009- Sastre dopo l’appannamento del Blockhaus, doma il Vesuvio e stacca Basso e gli altri grandi recuperando una posizione nella generale. Il primo dei grandi ad attaccare è stato Basso, poi ai -5km perde 10’’ da Sastre, poi attende Pellizzotti per lanciarlo verso la piazza d’onore. Immenso Di Luca che prova quattro volte a staccare il russo, ma Menchov è un’ombra. Di Luca terzo recupera solo 8’’ al capitano della Rabobank. Sastre senza l’errore del Blockhous poteva dire la sua per la vittoria finale.

LA GARA- Si parte da Avellino tra due ali di folla. Tappa tutta campana di 164km da Avellino al cratere del Vesuvio e ultimo arrivo in salita. Al km 16 scattano Mauro Facci della Quickstep, ennesima fuga per il 27enne, e Kryvstov, 30enne ucraino della Ag2r. Il vantaggio massimo dei due fuggitivi raggiunge i 7 minuti lungo un percorso dalla bellezza spettacolare con la costiera amalfitana paesaggi patrimonio dell’Unesco. Lungo il tragitto verso il Vesuvio ai -88km caduta per Armstrong, mentre in precedenza lungo la discesa era stato Menchov vittima di una foratura. Al Gpm di Picco Sant’Angelo evade dal gruppo Andryi Grivko. L’ucraino della ISD guadagna un punticino per la classifica della Maglia Verde. Foratura per Vanotti, mentre brutto episodio per Andriotto che in discesa lungo la costiera amalfitana rimane agganciato col braccio all’ammiraglia della propria squadra,. Il corridore scia con le scarpine sull’asfalto per 20-30 metri, poi riporta la fuoriuscita del braccio destro e si ritira dalla corsa. Ad Ercolano dopo circa 130km viene annullata la fuga. La Lpr sempre a tirare il gruppo ha qualche problema all’imbocco della salita, poco fuori l’abitato di Ercolano. Di Luca infatti torna all’ammirglia a prendere una borraccia, mentre davanti i suoi compagni non se ne accorgono e continuano a tirare. Poi sbandamento e la Liquigas inizia la salita a tutta.

VESUVIO- Anticipa la salita il ciociaro Agnoli della Liquigas. Inizia un caotico susseguirsi di scatti. Il primo a rispondere al gregario Liquigas è il siciliano Paolo Tiralongo della Lampre. Il Primo grande a muoversi è Ivan Basso ai -9km sul quale si portano Ochoa e Garzelli, che si dimostrerà non essere il Garzelli dei giorni scorsi. Arrivano anche i primi tre della classifica Menchov, Di Luca e Pellizzotti si marcano a vicenda. I primi a staccarsi sono Cunego, Giro disastroso per lui, e i due Columbia: Rogers e Lovkvist. Si marcano i due della Maglia Bianca: Seeldrayrs e Francesco Masciarelli. All’improvviso Carlos Sastre evade dal Gruppo Maglia Rosa e in scioltezza si riporta sul varesino della Liquigas, mentre Garzelli viene risucchiato dal gruppetto dei migliori. Ai -4,5km dal traguardo Sastre, l’uomo della Cervélo, stacca Basso. Mentre nel Gruppo Maglia Rosa Di Luca prova un paio di volte a staccare la comitiva con il Menchov e Pellizzotti. Poi è il “delfino di Bibione” che per quattro volte prova a staccare i primi due della generale.
Ai -2km per Basso è impossibile chiudere su Sastre e avvertito dal team manager Zanatta dello scatto di Pellizotti attende il compagno per dargli una mano seppur sfiancato dalla fatica. Di Luca insiste ma Menchov non lo molla. Sul traguardo Sastre arriva con 21’’ di vantaggio su Pellizotti (30’’ recuperati dal Liquigas negli ultimi 2km). Di Luca 30’’ con a ruota Menchov. A 35’’ Basso e a 53’’ Leipheimer. Garzelli a 1'15’’.

CLASSIFICA GENERALE MAGLIA ROSA: 1. Menchov 2. Di Luca a 18’’ 3. Pellizotti a 1’39’’ 4. Sastre 2’40’’.

PAGELLE

PROMOSSI:
SASTRE 8: Rovina i piani di Di Luca. Sottovalutato ancora una volta. Forse si pensava che dopo il Blockhaus e con l’ipotesi di vittoria che svaniva, il corridore d’Avila non avesse più stimoli. Sbagliato. Prestazione da Grimpeur puro. Guastafeste.
PELLIZOTTI 8: il “Delfino di Bibione” arriva stremato in cima al Vesuvio, ma nel finale recupera 30’’ al corridore spagnolo, purtroppo non bastano per vincere la tappa. Anche Basso (6.5) prova a dare una mano ma sono entrambi stremati per imprimere un ritmo ammazza-grandi. Grinta.
DI LUCA 7.5: la Lpr (voto 8) a tirare con Petacchi (7) che si sacrifica per il capitano. Poi Danilo spende qualcosina ai piedi della salita del Vesuvio perché fin li in testa poi perde le ruote dei compagni mentre davanti vanno a tutta. Ci prova in tutte le maniere a scrollarsi il russo, ma perde anche l’abbuono per l’attacco di Sastre, guadagnando solo il terzo abbuono che vale 8’’. Orgoglio e sacrificio.
MENCHOV 7: il russo quando viene attaccato non fa una piega. Battezza la ruota dell’uomo Lpr e non lo molla fino al traguardo. Può temere l’arrivo d’Anagni, favorevole a Di Luca, ma la crono è dalla sua. Giro in tasca? Francobollo.

BOCCIATI:
LEIPHEIMER 5.5: l’americano è sesto in classifica generale, ma non si è mai notato per un’azione personale. È arrivato sempre su del proprio passo e ha subito qualche crisi. Giro negativi per uno degli attesi protagonisti della vigilia. Sopravvalutato.
LOVKVIST E ROGERS 5: Ottimi come tutta la squadra nei primi dieci giorni, pagano nella terza settimana. Tutto sommato un buon giro, ma oggi son arrivati distaccati. Scarichi.
CUNEGO 3: Dov’ è Damiano? Si stacca da una ventina di corridori. Era tra i favoriti del Giro. Anche oggi assente ingiustificato. Surclassato fisicamente anche da Tiralongo e Bruseghin (voto 6- almeno oggi non arriva con distacchi elevati). Fallimento.

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