domenica 31 maggio 2009

Menchov il migliore. Danilo che cuore! Garzelli sempre presente. Boasson Hagen il futuro. Deludono Cunego e Gibo


Al termine della 92 edizione del Giro d'Italia, meglio ricordata come l'edizione del Centenario diamo le pagelle di fine Giro.

PROMOSSI:
MENCHOV 10: Il russo provi a staccarlo, ma è sempre lì. Tutti dopo il Blockhaus
tutti pensavano che il russo fosse alla frutta. Invece non si stacca sul Vesuvio e anticipa a Frosinone sul traguardo con abbuoni Di Luca. Chiude con una super crono, 10° nonostante una caduta all’ultimo cronometro. Invicibile. Maglia Rosa.
DI LUCA 9 : L’abruzzese tutta grinta ci teneva tantissimo a vincere per se per la sua gente. Aveva preparato al meglio il Giro. Forma invidiabile se dato da fare come un matto per gli abbuoni e per staccare il russo Menchov. Chiude secondo a 41’’ dal russo arriva sfinito. Ha dato il massimo anche nell’ultima crono, ma era sfinito. La Lpr ha tirato per quasi tutto il Giro dando tantissimo per il proprio capitano, forse qualche errore di tattica nella tappa di Bologna. Cuore impavido.
PELLIZOTTI 8: Alla vigilia del Giro la Liquigas è accreditata di due capitani. Ma tutti credono sia Basso il leader. Invece il Delfino di Bibione con la sua costanza e la crescita nella seconda settimana con vittoria sul Blockhaus e secondo posto sul Vesuvio, consegnano al biondo Liquigas il podio sfiorato per due secondi l’anno scorso. Conferma.
GARZELLI 8: Tra le più belle sorprese del Giro. Senza la débacle dell’Alpe di Siusi avrebbe lottato per il podio. Maglia Verde, tra i migliori in salita tanti piazzamenti e due ottime cronometro. Stato di forma invidiabile. Dopo il Giro vinto, il miglior Garzelli nella corsaRosa, dopo anni di mediocrità. Campione ritrovato.
SCARPONI 8: il signor sorriso porta a casa due vittorie con uno scatto da finisseur a Benevento, ma soprattutto il successo a Mayrhofen dopo 200km di fuga. Mister Fuga.
BOASSON HAGEN 7.5: il campione Norvegese raccoglie il successo a Chiavenna, piazzamenti e vittoria della cronosquadre e terzo tempo nella crono di Roma. Futuro campione delle gare di un giorno. Impressionante.
SEELDRAYERS 7: il ragazzone della Quickstep porta a casa la Maglia Bianca. Non cede nella terza settimana, si difende in salita e va bene a cronometro. Futuro.
F. MASCIARELLI 7: Francesco Masciarelli insieme a Garzelli è la bella sorpresa dellAcqua & Sapone. Il 22enne abruzzese si toglie la soddisfazione di piazzarsi secondo nella classifica maglia Bianca e il 17° posto nella Generale. Un ragazzo che tiene le tre settimane ha un lungo futuro davanti a se. Promessa.
PETACCHI 7: Ale-jet non ha una squadra al servizio per le volate deve arrangiarsi. Litiga con l’imberbe Farrar, ma porta a casa anche due successi individuali. Tira per Di Luca anche in avvio di salita e in pianura. Campione maturo.
CAVENDISH 7: il ragazzo dell’Isola di Man ha vinto la sfida a tu per tu con Petacchi, ma con una squadra al servizio, indossa dopo la cronosquadre la maglia Rosa. Prende mezzo voto in meno per via dell’abbandono del Giro. Prepara il Tour. Sprinter.
BASSO 6.5: Ivan alla vigilia era tra i favoriti, ma i due anni lontani dalle corse si fanno sentire quando occorrono i cambi di ritmo. Ha provato spesso in salita, ha aiutato Pellizotti sul Vesuvio. Attende La Vuelta. Ritrovato.
ARMSTRONG 6.5: A dispetto delle 12 viti in una clavicola rotta a poco più di un mese dall’inizio del Giro e dopo 3 anni di inattività il texano onora la sua prima al Giro. Chiude al 12° posto e sarà grande protagonista al Tour, in crescita nell’ultima settimana. Bentornato Lance.


BOCCIATI:
VISCONTI 5.5: il capitano della Isd chiude un Giro opaco con 18’’di ritardo da Konovalovas nell’ultima crono. Non ha trovato mai la fuga giusta. A Benevento era tra i favoriti ma ha trovato un super Scarponi. Opaco.
LEIPHEIMER 5: L’americano alla vigilia era tra i candidati alla vittoria secondo Lance Armstrong. Mai visto, mai in luce il 6° posto finale è merito anche di Lance ePopovych suoi gregari quando è andato in difficoltà. Assente.
DAVIS 4: il velocista Quickstep conquista alcuni piazzamenti ma sfigura a confronto con i vari Cavendish, Petacchi, per non parlare dei vari Swift e Farrar, ma anche da Gilbert nel finale di Anagni. Lento.
CUNEGO 3: è il più grande enigma del ciclismo italiano degli ultimi anni. Deve decidere se diventare un corridore da corse di un giorno o a tappe. Ma quest’ultima opzione non viene avvalorata dai risultati. 19° posto a 28’39’’ da Menchov, non si è mai visto tranne che in una fuga. Fallimento.
SIMONI 2: L’età lo condanna. Un corridore finito che prova a fare classifica. Non ha i tempi. Prova di orgoglio sul Vesuvio, poi nulla. Ammette di aver sbagliato ad interpretare il Giro, doveva puntare a far bene una tappa. Finito.


Continua a leggere...

Menchov batte anche la sfortuna. Il Giro del Centenario è suo. La crono a Konovalovas.


ROMA- 31 maggio 2001- Denis Menchov è l’uomo in Rosa. Trionfo del russo della Rabobank alla 92° edizione del Giro nell’anno del Centenario.

Di Luca ci prova con una bici con le appendici per disegnare al meglio le curve, Menchov con una bici per la crono. Finale thriller inizio con l’asfalto asciutto, la pioggia a metà gara e la pioggia che si rifà viva nel finale quando in gara ci sono Di Luca e Menchov. Poi l’avvio boom di Danilo, la rimonta di Menchov e la caduta all’ultimo chilometro in un tratto rettilineo, quando con i sampietrini il russo perde una ventina di secondi per la caduta, ma le escoriazioni per la caduta vengono neutralizzate con la grande voglia di vittoria del campione russo che senza la caduta avrebbe vinto anche la tappa persa per 24’’, con 21’’di vantaggio su Di Luca. Tappa che va a Konovalovas il lituano della Cervélo, poi Wiggins a 1’’ ma con pioggia negli ultimi 3km e Boasson Hagen con 7’’ di ritardo. Bene Pinotti che sotto la pioggia perde 29’’ dai primi. Basso e Sastre senza strafare così come Pellizotti. A Di Luca la ciclamino, Garzelli la maglia verde, Seeldrayers la bianca.

CLASSIFICA GENERALE
1.Menchov 2. Di Luca a 41’’ 3. Pellizotti a 1’59’’ 4. Sastre a 3’46’’ 5. Basso a 3’59’’ 6. Leipheimer a 5’28’’ 7. Garzelli 8’43’’ 8. rogers 10’01’’ 9. Valjavec 11’13’’ 10. Bruseghin a 11’28’’.

CLASSIFICA DI TAPPA
1. Konovalovas 2. Wiggins 1’’ 3. Boasson Hagen 7’’ 4. Popovych 11’’ 5. Bruseghin 16’’ 6.Visconti 18’’ 7. Devenyns 20’’ 8. Tjallingii 21’’ 9. Garzelli 23’’ 10. Menchov 24’’.

PAGELLE DI TAPPA

PROMOSSI

MENCHOV 10- Vince il Giro da dominatore. Parte cauto poi vede che Di Luca non molla un metro e inizia a far sul serio cercando di vincere anche la tappa. Nemmeno la caduta lo scoraggia. Indomabile.
DI LUCA 8 – Danilo prova a fare il massimo cercando aiuto nelle condizioni meteo, ma deve arrendersi al più forte. Grinta
KONOVALOVAS 7- Il lituano è il meno atteso, ma vince in uno scenario mozzafiato regalandosi un successo che vale una carriera. Giornata memorabile.

BOCCIATI:
LEIPHEIMER 5.5- va piano l’americano che parte quando la strada sta per asciugarsi e non ci mette la grinta per vincere la tappa lui che è un cronoman. Lento.


Continua a leggere...

Presentazione ultima Tappa-Crono di Roma

Ed eccoci all'ultima presentazione di questo giro del Centenario. Menchov è pronto alla consacrazione mentre gli altri vorranni chiudere bene... Giro, Benvenuto a Roma!

IL PERCORSO:
Prendete il percorso del 110open (l'autobus turistico più famoso della Capitale), levategli le fermate intermedie e avrete fatto la crono di 14.4 km di oggi. Si parte da Colosseo, si arriva fino a piazza Venezia attraversando i fori imperiali. Da qui si raggiunge via Nazionale fino a porta Pia e poi Corso Italia (Un percorso molto noto a noi studenti di Scienze della Comunicazione) fino a piazza del Popolo.
Il giro di boa è a San Pietro, dove i ciclisti torneranno indietro per attraversare via del Corso, di nuovo piazza Venezia e poi Circo Massimo.
Il traguardo è posto proprio 300 metri dietro la partenza.

LA LOTTA PER LA MAGLIA ROSA:
Ormai ha vinto Menchov. Zero speranze per chiunque

IL PRONOSTICO:
Fasto: vince Menchov

LA PLANIMETRIA:


Visualizza Ultima Tappa in una mappa di dimensioni maggiori



Il resto lo nascondi qui

Continua a leggere...

sabato 30 maggio 2009

Gilbert è un fulmine. Di Luca stanco consegna il Giro a Menchov.


ANAGNI (FROSINONE)- 30 maggio 2009- Tutti aspettavano Danilo Di Luca con le braccia alzate sul traguardo di Anagni, adatto alle sue capacità. Ma la notizia del giorno non la fa un arrivo bensì un traguardo volante con abbuoni. A Frosinone infatti Petacchi sembra lanciare Di Luca, ma Danilo non ha la gamba dei giorni migliori e viene superato da Menchov che guadagna altri 2''. All'arrivo lo scatto ai -1500m di Gilbert,un appannamento fisico di Di Luca e magari il morale a pezzi proprio per il traguardo volante fanno sì che il Giro sia virtualmente di Menchov. La crono di Roma è più adatta al russo e a meno di straordinari eventi nei 14,4km della crono la maglia Rosa resterà del russo.


LA GARA- La 20° tappa vede partire la carovana da Napoli e prevede dopo 203 km l'arrivo ad Anagni, dopo aver costeggiato la costa domitiana e l'entroterra ciociaro. Dopo 5km provano l'allungo 8 corridori tra i quali: Bonnafond, De Bonis (corridore di Isola Liri), LAstras e Gomez Gomez oltre a Forster. A Mondragone brutta caduta nel gruppo di Lopez Garcia che rimasto a terra riporta una ferita all'arcata sopraccigliare e un trauma cranico, viene ricoverato all'Ospedale di Mondragone.
La fuga raggiunge un vantaggio massimo di sette minuti. Poi a Cassino il gruppo ricuce sulla fuga.

FROSINONE- Al traguardo di Frosinone c'è il colpo di scena che decide il Giro. La Lpr prepara la volatina a Di Luca. Petacchi lancia Di Luca, ma si accorge che alle proprie spalle c' è Menchov, Di Luca ha perso la sua ruota e allora recupera il russo per evitargli ulteriori secondi d'abbuono. Brutto segno per Di Luca gamba dura. Bordonali raggiunto dalla moto Rai confida che pensava che il traguardo si trovasse in discesa e non in salita. Errore poco professionale se pensiamo che Di Luca stava cercando di riprendersi il Giro con i secondi del Traguardo volante. Grazie allo sprint escono dal gruppo Fothen e Brutt ma i due verranno ripresi dopo un pò.

ANAGNI- Il percorso di Anagni con gli ultimi 3km in lieve salita, viene compiuto 2 volte. Al primo giro scattano Szmyd e altri corridori che poi rilanciano l'azione. Sono: Pinotti, Tiralongo, e Uzarstski. Il gruppo chiude ai -1, 8 dal traguardo.
Mentre prova la Lpr a tenere unita la corsa, perte come un proiettile Gilbert della Silence Lotto, lo seguono "T blanche" Voeckler e Popovych che subito si attarda. Di Danilo nemmeno l'ombra. Gilbert con due fiammate si scrolla il martinicano della Bouygues e arriva sulk traguardo con 2'' di vantaggio. Per il terzo posto ancora un incredibile Garzelli che batte Allan Davis. 11° MEnchov 12° Di Luca. Giro finito.

LE PAGELLE

PROMOSSI
GILBERT 8- Grande prova negli ultimi 1500metri. Scatto che fa la differenza e azione da finisseur puro. Fulmine.
MENCHOV 7- Il Russo tatticamente perfetto.Da una mazzata al morale di Danilo al traguardo volante, dimostrando concentrazione massima anche sul minimo particolare. Freddo e vincente.
GARZELLI 7- Stefano anche senza vincere una tappa è stato uno dei grandi protagonisti per la classifica. Senza la débacle dell'Alpe di Siusi forse sarebbe stato in lotta per la Rosa, senz'altro per il podio. Il miglior Garzelli da anni. Campione.

BOCCIATI
DI LUCA 5.5- Danilo è stato generosissimo, le ha provate tutte per vincere questo giro a cui teneva particolarmente. Forse in qualche momento è mancato di lucidità preso dalla trance agonistica, come la folle rincorsa della squadra alla fuga della tappa di S. Luca. Ha corso senza risparmio, perde con onore ed esce a testa alta da questo giro. L'Eroe è stanco. Sfinito.
BORDONALI 4- Ammettere che non si conosceva la collocazione di un traguardo così importante per le sorti del Giro è stata un grande ammissione di colpa. Figuraccia.

Continua a leggere...

venerdì 29 maggio 2009

Sul Vesuvio brilla Sastre. Pellizzotti recupera qualcosa. Di Luca non stacca Menchov. Giro chiuso? Di Luca aspetta Anagni.


VESUVIO (Napoli) 29 maggio 2009- Sastre dopo l’appannamento del Blockhaus, doma il Vesuvio e stacca Basso e gli altri grandi recuperando una posizione nella generale. Il primo dei grandi ad attaccare è stato Basso, poi ai -5km perde 10’’ da Sastre, poi attende Pellizzotti per lanciarlo verso la piazza d’onore. Immenso Di Luca che prova quattro volte a staccare il russo, ma Menchov è un’ombra. Di Luca terzo recupera solo 8’’ al capitano della Rabobank. Sastre senza l’errore del Blockhous poteva dire la sua per la vittoria finale.

LA GARA- Si parte da Avellino tra due ali di folla. Tappa tutta campana di 164km da Avellino al cratere del Vesuvio e ultimo arrivo in salita. Al km 16 scattano Mauro Facci della Quickstep, ennesima fuga per il 27enne, e Kryvstov, 30enne ucraino della Ag2r. Il vantaggio massimo dei due fuggitivi raggiunge i 7 minuti lungo un percorso dalla bellezza spettacolare con la costiera amalfitana paesaggi patrimonio dell’Unesco. Lungo il tragitto verso il Vesuvio ai -88km caduta per Armstrong, mentre in precedenza lungo la discesa era stato Menchov vittima di una foratura. Al Gpm di Picco Sant’Angelo evade dal gruppo Andryi Grivko. L’ucraino della ISD guadagna un punticino per la classifica della Maglia Verde. Foratura per Vanotti, mentre brutto episodio per Andriotto che in discesa lungo la costiera amalfitana rimane agganciato col braccio all’ammiraglia della propria squadra,. Il corridore scia con le scarpine sull’asfalto per 20-30 metri, poi riporta la fuoriuscita del braccio destro e si ritira dalla corsa. Ad Ercolano dopo circa 130km viene annullata la fuga. La Lpr sempre a tirare il gruppo ha qualche problema all’imbocco della salita, poco fuori l’abitato di Ercolano. Di Luca infatti torna all’ammirglia a prendere una borraccia, mentre davanti i suoi compagni non se ne accorgono e continuano a tirare. Poi sbandamento e la Liquigas inizia la salita a tutta.

VESUVIO- Anticipa la salita il ciociaro Agnoli della Liquigas. Inizia un caotico susseguirsi di scatti. Il primo a rispondere al gregario Liquigas è il siciliano Paolo Tiralongo della Lampre. Il Primo grande a muoversi è Ivan Basso ai -9km sul quale si portano Ochoa e Garzelli, che si dimostrerà non essere il Garzelli dei giorni scorsi. Arrivano anche i primi tre della classifica Menchov, Di Luca e Pellizzotti si marcano a vicenda. I primi a staccarsi sono Cunego, Giro disastroso per lui, e i due Columbia: Rogers e Lovkvist. Si marcano i due della Maglia Bianca: Seeldrayrs e Francesco Masciarelli. All’improvviso Carlos Sastre evade dal Gruppo Maglia Rosa e in scioltezza si riporta sul varesino della Liquigas, mentre Garzelli viene risucchiato dal gruppetto dei migliori. Ai -4,5km dal traguardo Sastre, l’uomo della Cervélo, stacca Basso. Mentre nel Gruppo Maglia Rosa Di Luca prova un paio di volte a staccare la comitiva con il Menchov e Pellizzotti. Poi è il “delfino di Bibione” che per quattro volte prova a staccare i primi due della generale.
Ai -2km per Basso è impossibile chiudere su Sastre e avvertito dal team manager Zanatta dello scatto di Pellizotti attende il compagno per dargli una mano seppur sfiancato dalla fatica. Di Luca insiste ma Menchov non lo molla. Sul traguardo Sastre arriva con 21’’ di vantaggio su Pellizotti (30’’ recuperati dal Liquigas negli ultimi 2km). Di Luca 30’’ con a ruota Menchov. A 35’’ Basso e a 53’’ Leipheimer. Garzelli a 1'15’’.

CLASSIFICA GENERALE MAGLIA ROSA: 1. Menchov 2. Di Luca a 18’’ 3. Pellizotti a 1’39’’ 4. Sastre 2’40’’.

PAGELLE

PROMOSSI:
SASTRE 8: Rovina i piani di Di Luca. Sottovalutato ancora una volta. Forse si pensava che dopo il Blockhaus e con l’ipotesi di vittoria che svaniva, il corridore d’Avila non avesse più stimoli. Sbagliato. Prestazione da Grimpeur puro. Guastafeste.
PELLIZOTTI 8: il “Delfino di Bibione” arriva stremato in cima al Vesuvio, ma nel finale recupera 30’’ al corridore spagnolo, purtroppo non bastano per vincere la tappa. Anche Basso (6.5) prova a dare una mano ma sono entrambi stremati per imprimere un ritmo ammazza-grandi. Grinta.
DI LUCA 7.5: la Lpr (voto 8) a tirare con Petacchi (7) che si sacrifica per il capitano. Poi Danilo spende qualcosina ai piedi della salita del Vesuvio perché fin li in testa poi perde le ruote dei compagni mentre davanti vanno a tutta. Ci prova in tutte le maniere a scrollarsi il russo, ma perde anche l’abbuono per l’attacco di Sastre, guadagnando solo il terzo abbuono che vale 8’’. Orgoglio e sacrificio.
MENCHOV 7: il russo quando viene attaccato non fa una piega. Battezza la ruota dell’uomo Lpr e non lo molla fino al traguardo. Può temere l’arrivo d’Anagni, favorevole a Di Luca, ma la crono è dalla sua. Giro in tasca? Francobollo.

BOCCIATI:
LEIPHEIMER 5.5: l’americano è sesto in classifica generale, ma non si è mai notato per un’azione personale. È arrivato sempre su del proprio passo e ha subito qualche crisi. Giro negativi per uno degli attesi protagonisti della vigilia. Sopravvalutato.
LOVKVIST E ROGERS 5: Ottimi come tutta la squadra nei primi dieci giorni, pagano nella terza settimana. Tutto sommato un buon giro, ma oggi son arrivati distaccati. Scarichi.
CUNEGO 3: Dov’ è Damiano? Si stacca da una ventina di corridori. Era tra i favoriti del Giro. Anche oggi assente ingiustificato. Surclassato fisicamente anche da Tiralongo e Bruseghin (voto 6- almeno oggi non arriva con distacchi elevati). Fallimento.

Continua a leggere...

CANTAGIRO: "Gimondi e il Cannibale"

Enrico Ruggeri omaggia Felice Gimondi nella sua celeberrima canzone ed il “Cannibale” Eddy Merckx. Gimondi, ciclista di notevole grinta e talento, sempre pronto ad approfittare dei momenti di difficoltà degli avversari per attaccare di rimessa. Questa sua prerogativa gli permise di ottenere numerosi importanti successi nonostante la sua carriera sia coincisa in gran parte con quella del "cannibale" Eddy Merckx, molto più forte sul piano atletico. Per l'essersi spesso piazzato alle spalle di Eddy Merckx è stato a volte soprannominato l'eterno secondo. Tuttavia è stato anche l'avversario principale e l'antagonista più combattivo del campione belga.


Continua a leggere...

giovedì 28 maggio 2009

Bis di Scarponi a Benevento, domani c’è il Vesuvio

BENEVENTO – 29 maggio - Doveva essere una tappa per velocisti, e invece chi si aspettava il tris di Petacchi è rimasto deluso. Sul traguardo di Benevento a bissare il successo è stato Scarponi (Diquigiovanni-Androni) e a regolare un piccolo gruppetto formato da sei corridori. Il gruppo è arrivato sul traguardo a quasi quattro minuti di ritardo. Immutata la classifica generale e domani c’è la grande sfida con l’arrivo in salita sul Vesuvio.
LA TAPPA – Il 29enne marchigiano Michele Scarponi ha battuto in volata i compagni di fuga andando a cogliere il secondo successo di tappa in questo Giro dopo quello di Mayrhofen e il quarto di una stagione fin qui davvero ottima: sue anche una tappa e la classifica finale della Tirreno-Adriatico. Scarponi ha avuto la meglio sul colombiano Cardenas, e sull’americano Pate, quarto Bak. Il gruppo della maglia rosa è arrivato con un ritardo di poco inferiore ai quattro minuti. Tutte le squadre riescono a piazzare un uomo nella fuga di giornata: Popovych e Zeits (Astana), Pate e Dean (Garmin), Bosisio (LPR), Scarponi e Bertolini (Diquigiovanni), Francesco Masciarelli (Acqua & Sapone), Cardenas (Barloworld), Voeckler (Bbox), Lopez Garcia (Caisse d'Epargne), Deignan (Cervelo), Visconti e Grabovskyy (ISD), Gavazzi (Lampre), Quinziato (Liquigas), Devenyns e Seeldrayers (Quick Step), Ljungblad (Silence-Lotto), Lövkvist e Siutsou (Columbia), Petrov (Katusha), McCartney e Bak (Saxo Bank), Vorganov (Xacobeo). Un irriducibile Deignan: caduto ieri, caduto oggi, è riuscito ad andare in fuga. Ai meno 25 il gruppo è ancora a tre minuti ed è chiaro che la vittoria andrà a uno dei battistrada. Ai meno 20, poco prima dell’ingresso in città e del circuito finale, iniziano gli scatti in testa alla corsa. Finale appassionante che si risolve sul filo di lana con la vittoria di Scarponi.
CLASSIFICA GENERALE — Nessuna variazione di rilievo in classifica nelle prime posizioni. Il russo Denis Menchov (Rabobank) ha sempre 26” di vantaggio su Danilo Di Luca (Lpr-Farnese) e 2’ su Franco Pellizotti (Liquigas-Doimo). Quarto Ivan Basso (Liquigas-Doimo) a 3’28”, quinto lo spagnolo Carlos Sastre (Cervelo) a 3’30”.
DOMANI VESUVIO— Il Giro dei 100 anni vedrà nella giornata di domani la sua terzultima tappa, forse una delle più belle, certamente la più attesa: da Avellino al Vesuvio, 164 chilometri. E’ il sesto e ultimo arrivo in salita della corsa rosa: si arriva sul vulcano che domina il golfo di Napoli. Dopo una salita di 13 chilometri: pendenza media 7,4%, massima 12%. Gli ultimi assalti di Basso, Pellizotti e soprattutto Di Luca alla maglia rosa Menchov.

Continua a leggere...

mercoledì 27 maggio 2009

Sul Blockhaus sorpresa Pelizzotti. Menchov una calamita

Primo trionfo per la Liquigas Doimo, nel giorno di una delle tappe più spettacolari di questo Giro del Centenario. La spunta un brillante Franco Pelizzotti partito a metà salita. Pronta la risposta anche di Di Luca che cerca in tutti modi di scrollarsi di dosso a maglia rosa Menchov ma il russo è una calamita. Perde qualche metro solo sul rettilineo finale.

Ma riavvolgiamo il nastro e andiamo al racconto della tappa numero 17.

LA CRONACA - Nella giornata della finale romana di Champions League tra Barcellona e Manchester United va in onda una tappa anomala di “soli” 83 km da Chieti alla salita del Blockhaus, con partenza nel primo pomeriggio. Dopo i primi chilometri, subito una fuga con una decina di uomini tra cui il più pericoloso che risponde al nome di Felix Cardenas. Prima dell’inizio del Blockhaus sono la Lpr di Di Luca e la Cervelo di Sastre in testa per cercare di riprendere i fuggitivi. Qualcuno pensa ad un attacco del vincitore del Tour ed invece non è giornata per Sastre che all’arrivo perderà quasi due minuti. Ad inizio salita scatta Szmyd e poi Pelizzotti, guadagnano poco, prima venti, poi quaranta, poi rasentano il minuto. Ad inseguirli i quattro migliori del Giro: Menchov, Di Luca, Basso e la maglia verde Garzelli. Sulla salita l’abruzzese cerca in tutti i modi di staccare il russo, con ripetuti scatti ma Menchov non molla. Ai meno 200 però quando Di Luca scatta per l’abbuono Menchov si pianta e perde cinque secondi, che sommati agli otto di abbuono significa che il russo è a ventisei secondi, per Di Luca c’è ancora la tappa del Vesuvio dove tenterà il tutto per tutto.

FAN PER DI LUCA – Migliaia di sostenitori, piazzati su ogni rampa dei 18 chilometri della salita verso il Blockhaus. Spingevano il nuovo idolo dell’Abruzzo. Rumorosi e forse un po’ delusi per il terzo posto del loro beniamino, che comunque è riuscito a riaprire, almeno un po’, la corsa. "Non ho parole per quello che ho visto in 80 chilometri - ha ammesso Di Luca -. Mai vista tanta gente in questo Giro. Lo scatto è la mia arma in più, spero che Denis ceda qualcosa, io non mollerò fino alla fine. C’è il Vesuvio dove la salita è più dura, e anche Anagni per gli abbuoni".

PELIZOTTI SUPER – Grande impresa per “il delfino di Bibione”, capace di compiere l’impresa già lo scorso anno con la cronoscalata a Plan De Corones. Forse in pochi avrebbe sperato che avrebbe portato a termine la sua impresa anche perché alle sue spalle le rapide fiammate di Di Luca sembravano che avesse i secondi contati ed invece…

FISCHI PER MENCHOV- Brutto episodio, e alquanto inusuale in uno sport come il ciclismo. Il cerimoniale è stato guastato dai fischi rivolti a Menchov e soprattutto a Garzelli. Quelli alla maglia rosa possono essere interpretati come l’espressione del timore per un avversario durissimo. Quelli a Garzelli invece hanno lasciato un segno diverso. "Non me l'aspettavo - dice Di Luca - io mi sto giocando il Giro e lui la maglia verde". "In questo giro non mi ha regalato niente nessuno - attacca il varesino dell’Acqua&Sapone-Mokambo - non vedo perché dovrei lasciare agli altri i piazzamenti. Danilo è un mio collega ma anche un mio avversario, io faccio la mia corsa anche perché il mio obiettivo è quello di raccogliere punti per la maglia verde". Pellizotti: "Gli sportivi del ciclismo non fanno questo, Menchov è un grande campione, non capisco questi fischi". Chiude il russo della Rabobank: "Capisco la reazione del pubblico, quando un campione è così amato tutto ciò può accadere". Un po’ come succede spesso nel calcio, ma forse non è l’esempio giusto da seguire.

DENIS CONVOCATO — La maglia rosa Menchov è stato convocato in Austria per l’inchiesta sul doping ematico legata al laboratorio Humanplasma di Vienna. Un caso che secondo alcune agenzie di stampa potrebbe aver subito nuovo impulso in seguito alle rivelazioni di Bernhard Kohl, ritiratosi dopo la squalifica di due anni per la positività all’Epo-Cera durante il Tour 2008. Il russo ha confermato di aver ricevuto la convocazione degli inquirenti austriaci per fatti che risalgono al 2007. "Questa storia non mi riguarda, non ne so nulla e non ho alcun problema a rispondere a ogni domanda - ha detto in conferenza stampa -".

Continua a leggere...

Doping nel ciclismo: si verrà mai a capo?

Ciclismo e doping: un legame inscindibile? Questo e tanto altro ancora è quanto abbiamo chiesto al Prof. Luciano Russi, docente di Pianificazione dei Media e Comunicazione dello Sport presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma.
Come mai nel ciclismo c'è sempre una sorta di esaltazione quando si trova un atleta positivo? Si verrà mai a cpo del fenomeno? Quali caratteristiche devono avere le campagne di sensibilizzazione?

Dopo il "salto" l'intervista completa!

Buona visione!!!


Continua a leggere...

lunedì 25 maggio 2009

Sastre tappa e terzo nella Generale. Menchov domina Di Luca. Basso non fa la differenza. In calo Leipheimer, crollano Simoni, Lovkvist.

l'attacco di Sastre.

Monte Petrano- 25 maggio 2009- Sastre l’uomo che non ti aspetti, l’uomo che non fa proclami vince al terzo scatto rispondendo in modo autoritario agli allunghi Di Luca, super Menchov che corre da padrone della corsa, nel finale brucia Di Luca.

LA GARA- La tappa Pergola-Monte Petrano (237km) il tappone appenninico del giro con 5000metri di dislivello vede in avvio il ritiro di Codol e al 2km il tandem Diquigiovanni Scarponi-De Bonis, poi seguono il tandem in 18 formando un groppone di venti corridori: tra questi gregari degli uomini classifica che potrebbero tornare utili più avanti come Ardila Cano-Tjallingii (rabobank), Bosisio (Lpr), Popovych (Astana), Carlstrom (Liquigas) e Wiggins, Brutt, Belotti, e a sorpresa Damiano Cunego. A 125km dall’arrivo massimo vantaggio 7’20’’, allo stesso km si ritira Gene. All’inizio del Monte Nerone iniziano a staccarsi in testa, e la tanto criticata Rabobank, definita all’inizio squadra poco valida testimonia il contrario, controlla la corsa e con due uomini in avanscoperta e Ten Dam e altri due con Menchov, mentre gli altri salgono a coppie, Agnoli si stacca e lascia solo i capitani Liquigas. In avanti attaccano Scarponi e Cunego si aggregano Popovych e Bosisio che non tirano un metro perché servono d’aiuto ai capitani. Si ritira Soler.

CATRIA- Sul Catria, Cunego prova ad avvantaggiarsi stacca Scarponi, ma non è in crisi lui conosce a memoria le salite del percorso, mentre Popovych e Bosisio. Alle pendici del Catria, perde contatto Lovkvist, mentre il rivale per la maglia bianca, Seeldrayers rimane nel gruppo Maglia Rosa. Perdono contatto i due compagni di Menchov, rimangono Ten Dam e Ardila. Anche Simoni nei primi chilometri del Catria si stacca. Scarponi senza strafare si riporta sul terzetto di testa. Anche Rogers si stacca dai migliori, poi grazie a Possoni rientra. Nessun attacco sul Catria, Basso non si vede, la Rabobank tiene unitala corsa. Sul Catria scollina per primo Cunego e in discesa Popovych prova ad andare, guadagnando 13’’ su Cunego, mentre Bosisio sbaglia una curva. Foratura per Leipheimer l’Astana blocca un paio di compagni dell’americano. Popovych guadagna 1’15’’ in discesa sul Gruppo Maglia Rosa, il suo compagno Leipheimer rientra.

MONTE PETRONE- Cunego resta a 30’’ da Popovych, Carlstrom tira per Basso e Pellizzotti. Poi Pauwels per Sastre ma il primo allungo di Basso, ma rispondono tutti i grandi tranne LEipheimer che al 2°km perde contatto Pellizzotti dopo la crisi iniziale sale del proprio passo. Il quartetto Sastre, Di Luca, Basso, Menchov viene scosso dai tre tentativi di Sastre, che al terzo distanzia glia altri. Risponde Basso ma la risposta non sembr convincente. Menchov e Di Luca si studiano e consentano a Valjavec e Garzelli di rientrare. Ma una nuova fucilata di Di Luca rimanda dietro Garzelli, sempre a ruota Menchov. Ripreso Cunego e ai -2km ripreso anche Popovych. Nel finale Basso ai 700metri viene raggiunto da Di Luca e Menchov con quest’ultimo che vince la volata per il secondo posto davanti a Di Luca. Sastre chiude primo ma nel finale non ha guadagnato granché. Garzelli quinto a 1’19’’ precede Pellizzotti e Masciarelli, perde circa tre minuti Leipheimer, crolla la maglia bianca Lovkvist a 24’ e Simoni 20’. Basso avrebbe attaccato prima, ma oggi giornata nera anche per i gregari Agnoli e Szmyd.

PAGELLE
PROMOSSI:
SASTRE 9: Ha il pregio di non fare proclami ed essere l’uomo giusto al momento giusto. Vince una tappa sfruttando le doti di Grimpeur, ma ottiene meno del previsto,almeno ci ha provato. Diesel.
MENCHOV 8: Il russo corre da padrone della corsa. Basso,Sastre e Di Luca provano a staccarlo, ma lui è il primo a ricucire tutti gli strappi. Nel finale anticipa anche Di Luca, lascia andare quel tanto che basta Sastre. Padrone del Giro.
POPOVYCH 7: Il povero Yaroslav si fa 235 km di fuga e viene ripreso ai -2km dal traguardo. Quando vede arrivare Sastre gira la faccia e impreca. Fatica immane con il caldo di oggi. Coraggioso.
BASSO 6.5: Non è il Basso che fa la differenza, Menchov sembra più in forma, ha provato ma non è andato. Paga anche la giornata no di due preziosi gregari come Agnoli e Szmyd. L’importante è partecipare.
CUNEGO 6.5: Damiano è stato giustamente bistrattato dalla nostra rubrica. Oggi prova d’orgoglio del Piccolo Principe. Ma nella discesa finale perde la ruota di Popovych e sfinito non lo riprende più. Orgoglio ferito.

BOCCIATI:
LOVKVIST 5: il ragazzino dopo la prima settimana, crolla nel tappone appenninico odierno e perde la maglia bianca in favore di Seeldrayers e termina dietro Masciarelli (voto 8). Scarico.
LEIPHEIMER 4: il capitano Astana non va. Perde contatto al 2km poi grazie ad un gregario di lusso come Lance Armstong (voto 8) limita i danni e arriva a 3’. Assente ingiustificato.
SIMONI 4: Tutti pensavano che i 18 minuti persi ieri fossero una tattica, per vederlo attivo e pimpante oggi. Il vecchio Gibo si stacca sulle prime rampe del Catria. Andato.

Continua a leggere...

51 anni fa nasceva il Processo alla Tappa


Più di cinquant'anni fa andava in onda per la prima volta la storica trasmissione: Il processo alla tappa. Questo programma, diventato ben presto un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati di ciclismo è stato un programma televisivo nato negli anni sessanta, che rivoluzionò il modo di trattare lo sport in tv. Curata e condotta da Sergio Zavoli dopo le prime edizioni in radio dal 1958 fu legata al Giro d'Italia in versione televisiva dal 1962, (vinto quell’anno da Franco Balmamion). Da subito “Il Processo” ebbe un successo già nelle prime puntate. La trasmissione andava in onda dopo la conclusione di ogni tappa del Giro d'Italia: da un palco improvvisato nei pressi della linea del traguardo si alternavano corridori, direttori sportivi, giornalisti. Il programma piacque perché, oltre ad analizzare tecnicamente la tappa, raccontava piccole storie, di umili gregari, di massaggiatori, meccanici, corridori di secondo piano che a volte anche solo per un giorno erano riusciti a uscire dalla mediocrità con un'impresa, magari non andata in porto proprio sul finale. Uno dei personaggi chiave della trasmissione fu, sempre negli anni sessanta, il "camoscio d'Abruzzo", Vito Taccone, il corridore abruzzese, divenuto famoso per le sue vittorie ma soprattutto per il suo animo battagliero, in corsa e fuori. Il programma fu una delle prime trasmissioni dell’allora giovane Televisione Italiana ed introdusse una vera e propria rivoluzione tecnologica. Fu impiegata per la prima volta la moviola, per chiarire eventuali dubbi su un arrivo contrastato, fu usato il radio-telefono per riproporre, alla fine della tappa, collegamenti effettuati durante la corsa. Dopo le edizioni degli anni sessanta però il processo è mancato per anni sugli schermi della Rai, poiché la Corsa era trasmessa da Canale 5 e dunque dalla Fininvest. Ha ripreso il suo corso dopo che la Corsa Rosa è tornata sulle frequenze del Cavallo di Viale Mazzini. Il programma ha conservato il suo nome originale (salvo nel 2003 quando si chiamava “Stappa la tappa”. Vi proponiamo un video dove si ripercorrono le vicende più belle di questa storica trasmissione.


Continua a leggere...

domenica 24 maggio 2009

Grande giornata di Bertagnolli, Basso attacco inutile.

FAENZA-24 maggio 2009- Super Bertagnolli che domina la gara ma dopo 130km. Deluso Pauwels che abdica per ordini di ammiraglia. Garzelli e Basso hanni provato a staccare tutti sul Casale e sul Trebbio, ma indietro le alleanze vanificano l'attacco del duo varesino. Indietro Cunego e Armstrong. Salta in classifica Simoni che termina a 18 minuti.

LA GARA-Giornata calda non partono Capecchi e Farrar l’attaccabrighe. Al 27° km scattano 14 corridori: tra i quali Navarro Garcia, Lastras, PAuwels, grazie all’azione di Grivko si aggregano Stangelj, Marzano, Montaguti, Facci, Bertagnolli, Serpa, Pinotti, Eskov, Bak, Vorganov. Poi si aggregano ai 14 Donati e Gonzalez Baeza.

ATTACCO BASSO-Sulla discesa della Valletta 6’25’’ per i battistrati, ma dopo la finta tirata della Rabobank prende L’INIZIATIVA LA Liquigas Doimo. Si ritirano Serrano e Millar. Sul Casale Gpm di 3° categoria attacco di Basso con allunghi progressivi e Garzelli. L’ammiraglia chiede a Stangel in fuga di aspettare il capitano. Sul gruppo dei migliori crolla Simoni, Di Luca mette Spezialetti a tirare.

TREBBIO-Sul Trebbio arrestato Donati compagno di squadra di Garzelli che aiuterà il capitano per un km sull’ultima asperità di giornata. Mayoz Echeverria cade e si ritira e anche Agnoli che nel gruppo maglia Rosa viene agganciato dall’ammiraglia Quickstep, ma riprende la corsa. In testa son rimasti Pinotti, Bertagnolli, Pauwels e Marzano con Grivko e Serpa che si staccano. Basso e Garzelli hanno 1’05’’ di vantaggio su Menchov e gli altri all’inizio del Trebbio. In testa Bertagnolli e Pauwels in cima al Trebbio perde contatto Marzano ai -26km dal traguardo.

ATTACCO DI LUCA- Dal gruppo Maglia Rosa ai 500metri evade Di Luca con una fucilata, non risponde Leipheimer, ma Menchov e Sastre si portano sull’abbruzzese, ma nelle prime fasi della discesa Bruseghin e Leiphemeir chiudono lo strappo. Attacco inutile. Poi in testa colpo di scena Pauwels viene fermato per aspettare Sastre, ma dopo un po’ Pauwels prova a riportarsi su Bertagnolli, perché contrario agli ordini del Ds. Guadagnano in discesa gli inseguitori della Maglia Rosa. In testa Seeldrayers e Lastras Quickstep e Caisse d’Epairgne tirano la maglia Rosa, poi a fine discesa Basso si rialza. Alleanze dietro avanti no.

FINALE- Ai -8km Bertagnolli in testa, 38’’ Bak, Marzano, Pinotti e Pauwels 52’’. Gruppo a 1’53’’. Ai -4 km Bertagnolli ha 28’’ di vantaggio, Pauwels non sarà contento per aver perso l’occasione di poter vincere la prima corsa tra i professionisti. Vince dopo 130km di fuga Bertagnolli, poi Pauwels e Bak a 40’’ poi i big a 1’15’’. Armstrong e Cunego con Popovych a un minuto di ritardo dai big.

PROMOSSI
BERTAGNOLLI 9: Gran fuga, sempre in testa a tirare anche i fuggitivi, il migliore in salita perché sul Trebbio dagli inseguitori Basso e Garzelli perde solo 10’’. Formidabile.
BASSO 6.5: Ivan finalmente attacca dopo le accuse dei giorni scorsi. Ma dopo aver guadagnato oltre un minuto viene riacciuffato da palesi alleanze. Sfortunato.
GARZELLI 6.5: Il migliore Garzelli degli ultimi anni al Giro, aiuto prezioso per Basso, ma come sopra le alleanze non hanno giovato. In forma.

BOCCIATI:
CERVéLO 4.5: Tattica folle per mettere un Pauwels (voto 6 incazzato)in fuga, in due per giocarsi la tappa, viene bloccato per aspettare Sastre comunque in recupero col gruppo Maglia Rosa. Rompiscatole (per Pauwels ovviamente).
CUNEGO 4.5: Ennesima delusione e arriva insieme al vecchio Armstrong. Bersaglio preferito della nostra rubrica non fa nulla per migliorare. Delusione continua.
SEELDRAYERS 4: uomo Quickstep senza capitani da aiutare, da una mano a Menchov a rientrare. Trenta denari.
SIMONI 4: Scompare su un Gpm di 3 categoria, lontanissimo dai migliori, ormai in declino. Oltre 18 minuti di ritardo. Passato.

Continua a leggere...

Pronostici 15'Tappa: Forli-Faenza

Causa problemi di organizzazione, vanno in onda solo i pronostici della 15'tappa:

Fasto vota per Pellizotti
Garrincha per Garzelli

Continua a leggere...

sabato 23 maggio 2009

Sul San Luca, tutti contro Di Luca, vince Gerrans dopo 160km di fuga.

BOLOGNA-23 Maggio 2009- Rabbia in casa Lpr che ha dovuto far gara da sola per stringe sui fuggitivi perché nessuna squadra ha dato il cambio agli uomini di Di Luca, perché tutti temevano l’abbuono dell’abruzzese. Magari l’errore è stato lasciar andare la fuga dopo 12km e 5 minuti sono stati incolmabili per gli uomini in grigio perché Bosisio e Spezzialetti stremati non riescono a chiudere dopo l’ultimo Gpm e Gerrans fa la differenza sulla salita di S. Luca ringraziando tutti.
Tattica suicida della Isd con Grivko e Visconti che tirano la fuga, ma poi sull’ultimo Gpm visconti si stacca e Grivko molla all’inizio della salita. LAmpre con l’alibi Gavazzi, non tira, ma nel finale si capisce il perché: un Cunego disastroso, vale lo stesso per la Diquigiovanni-Androni assenti Scarponi e Simoni che becca 39’’ dagli uomini di classifica, solo 3’’ guadagnati da Di Luca e Pellizzotti e Menchov su Leipheimer e Basso.


LA GARA- Tra i ritirati del giorno: Cavendish, il compagno Renshaw e Pozzato. Dopo 12 km scattano 14 corridori: tra i quali ci sono gli uomini Isd, Gerrans il vincitore e il compagno Cervelo Degnan, poi Gavazzi terzo, Bertogliati secondo, Kyryenka, Froom, Muller, Petrov, Reda, Cheula, Vorganov e Petrov. Poi sull’ultimo Gpm bagarre visto che il ritardo del plotone è a 1’45’’. Di Luca ai 50km chiede alla squadra di fermarsi, ma i compagni continuano e Di Luca affermerà che l’errore è stato non mollare la fuga prima.

PAGELLE

PROMOSSI

GERRANS 8: l’australiano con una tattica accorta regola la fuga. Con uno scatto all’ultima salita, dopo la curva delle Orfanelle con le pendenze al 16%. Astuto.
DI LUCA-LPR 6: Abnegazione della squadra vedi Petacchi, Bosisio, Spezialetti voto 10. Forse tardivi nel capire che ormai l’abbuono era andato. Di Luca è in gran condizione purtroppo è solo. Si spera che non paghino troppo lo sforzo. Abbandonati al proprio destino.
GARZELLI 6: Garzelli sta bene e non lo si vedeva da un pezzo così. Peccato per la giornata no all’Alpe di Siusi. Bravo.

BOCCIATI:

DIQUIGIOVANNI ANDRONI 5.5: Simoni (4-perde 39’’ dai migliori) e Scarponi erano sulla carta uomini che potevano tentare il successo visto il ritardo n classifica. Sembra un contentino il secondo posto di Bertogliati. Insufficiente.
ACQUA & SAPONE 5: Con un Garzelli così e nessuno in fuga è stato un delitto non dare un cambio alla Lpr. Anonimi.
LIQUIGAS 5: Basso e Pellizzotti fanno da giorni proclami di battaglia e invece nulla. Poi con un Pellizzotti così il successo di Di Luca non era così scontato. Irritanti.
LAMPRE 4: Perché non chiudere sui fuggitivi e favorire Cunego, per Gavazzi? Regge poco l’alibi, ma alla fine Cunego si stacca quindi è questa la motivazione reale. Giro disastroso.
ISD 4: Tira la fuga con Grivko e Visconti e sono i primi a cedere, invece i due Cervélo corrono con la testa e vincono la tappa. Harakiri.



Il resto lo nascondi qui

Continua a leggere...

Presentazione 14°Tappa: Campi Bisenzio-Bologna (San Luca)

Chi l'ha detto che le salite decisive del Giro potevano essere solo sulle Alpi? La Campi Bisenzio-Bologna vi farà cambiare idea

IL PERCORSO:
5 gran premi della montagna e un arrivo in salita. Vi possono bastare? La tappa di oggiè è probabilmente tra le più complicate del giro e sicuramente quella che presenta il maggior numero di GPM. Si parte da Campi Bisenzio, tra Firenze e Prato e ci si indirizza immediatamente per la via Toscan che conduce a Pistoia. Il primo tratto è pianeggiante e probabilmente potrebbe servire ad organizzare le fughe (che saranno il filo rosso di tutta la giornata).
Al 40'km la prima asperità: il passo della Collina. La salita, lunga 12.6 km, prevede un dislivello di 678 metri e una pendenza di media del 5.4%.
Ma questo è solo l'antipasto: si và verso il Valico di Mediano, secondo GPM posto al km 77. Qui il dislivello è minore (569 metri) e anche la pendenza media è piuttosto scarsa (3,9%) ma è in cima che i giochi si fanno seri con alcuni strappi al 12%.
Neanche il tempo di scendere che già si è arrivato al Valico del Tolè: 15 km di salita per una pendenza media del 3,7%.
Al Mongardino troviamo il quarto GPM di giornata. E' corto corto, solo 2 chilometri, ma la pendenza arriva anche al 12%. La salita ideale per tagliare le gambe a chi ancora non si era perso fino ad ora.
Ormai mancano solo 12 chilometri all'arrivo e gli ultimi due sono davvero terribili: si sale la salita di San Luca. Anche qui il chilometro è di due chilometri ma la pendenza media è del 9,7% con strappi al 16%.
Qui si decide il giro (Lo so, l'ho detto anche per la cronometro di due giorni fa...)

LA LOTTA ALLA MAGLIA ROSA:
Finalmente si giocherà a carte scoperte. Lo spazio per attaccare c'è tutto e la maglia rosa è in serio pericolo. I distacchi sul San Luca (sommando tutte le altre salite) potrebbero essere ineressanti e potrebbero rientrare alcuni atleti un po' attardati in classifica (chi ha detto Basso?)

IL PRONOSTICO:
Fasto: dovrà far qualcosa di buon in questo giro che era disegnato per lui? Dico IVAN BASSO
3nca: Danilo Di Luca farà di tutto per riprendersi la maglia rosa. La forma sembra quella vista nel Giro del 2007
garrincha84:Danilo Di Luca, ma attenti a Gilbert e Cunego guastafeste alla ricerca di un successo di tappa dopo un Giro deludente

LA PLANIMETRIA:

Visualizza 14'Tappa - Campi Bisenzio-Bologna (San Luca) in una mappa di dimensioni maggiori

Continua a leggere...

venerdì 22 maggio 2009

La bella tra Cavendish e Ale-jet va al britannico, volata imperiale!

FIRENZE-22 maggio 2009- Cavendish batte Petacchi 3 a 2! Ottimo lavoro della Columbia che permette al britannico di finalizzare al meglio il lavoro dei campagni. Alle spalle di Cavendish Farrar viene anticipato da Petacchi che però resta al vento ai 300m che chiude al secondo posto al terzo Davis.

LA GARA- Lido di Camaiore –Firenze 176km al 12km scattano Scarselli, corridore di casa, Ignatiev e Schroder, a S. Martino il max vantaggio dei fuggitivi con 5’25’’ ma la media è elevata la Garmin e la Columbia. Ai -30km dal traguardo si rialzano Scarselli e Ignatiev, mentre Schroeder il tedesco rilancia, ma il gruppo viaggia a velocità sostenuta. B.Schroeder il tedesco della Milram viene ripreso dal forcing della Garmin e Quickstep ai -5km dopo 160km di fuga. Boasson Hagen all’ultimo km fa slalom tra gli uomini Garmin passa Reinshaw, prova a far qualcosa Goss per lanciare Haedo, ma Cavendish precede un Petacchi rimasto un po’ prima al vento, Farrar non riesce a partire e a fine gara battibecco di Farrar e Petacchi con quest’ultimo che lo manda a quel paese.

PROMOSSI

CAVENDISH 8.5: Terzo successo personale al Giro, nel primo confronto reale con PEtacchi gli rifila una bicicletta. Troppo forte.
SCHROEDER 7: Il tedesco resta fuori per 160km tenendo un buon ritmo anche quando viene abbandonato da Ignatiev e Scarselli. Osso duro.
PETACCHI 6.5: lo spezzino non può contare sulla squadra ovviamente risparmiata per Di Luca, riesce ad anticipare l’ostico Farrar e alla fine lo manda a quel paese. Ai 300metri resta al vento e riesce a prendere la piazza d’onore. Vecchio leone.

BOCCIATI:
DAVIS 5: Ennesimo piazzamento, lo bocciamo perché non riesce mai ad essere insidioso per Cavendish e Petacchi. Piazzato.
FARRAR 4.5: Prova a litigare con Petacchi, perché chiuso ma è lui che si addormenta e perde la ruota del britannico e si dimentica delle spallate dell’ultima volata. Attaccabrighe.

classifica: 3nca 3-4. Fasto 3-4, garrincha84 2

Continua a leggere...

Presentazione 13'Tappa - Lido di Camaiore-Firenze

Dopo il giorno del giudizio, oggi si torna a passeggiare. Tappa toscana di 170 chilometri e rotti con l'arrivo nella maestosa Firenze. Il terreno è fertile per i velocisti. Chi la spunterà tra Cavendish e Petacchi?

IL PERCORSO:
Sarò breve: un tavolo da biliardo.
Si parte da Lido di Camaiore e si fa un breve tour del litorale salendo fino a Marina di Carrara. Da qui si torna verso ovest e si attraversa mezza toscana. Si passa per Lucca (chissà se ad aspettare i ciclisti ci sarà il "vecchio" Mario Cipollini che è proprio di quelle zone? e si arriva fino ad Empoli, in piena provincia Fiorentina.
Da qui per arrivare a Firenze mancano altri 20 chilometri. L'arrivo è posto all'interno del centro storico: quando la cultura incontra lo sport. (quanto sono retorico stamattina)
Il percorso è ovviamente pane per i denti dei velocisti. Ci sarà lo spareggio tra Cavendish e Petacchi? Quasi sicuro, anche perchè spazio per le fughe non c'è!

LA LOTTA ALLA MAGLIA ROSA:
Oggi non cambierà proprio niente. L'unico rischio (costante in queste tappe) è quello delle cadute. Per il resto nulla di nuovo sotto il fronte fiorentino.

IL PRONOSTICO:
Fasto: Petacchi non ha squadra --> Vince Cavendish
Garrincha: vince Cavendish

LA PLANIMETRIA:

Visualizza 13'Tappa - Lido di Camaiore-Firenze in una mappa di dimensioni maggiori


Continua a leggere...

giovedì 21 maggio 2009

Menchov batte il tempo: Crono e maglia rosa



La tappa più attesa se la aggiudica il russo che con il fantastico tempo di 1:34:29 domina la Sestri Levante-Riomaggiore, mettendosi alle spalle lo statunitense Leipheimer e uno strepitoso Garzelli. Di Luca regge ma perde la maglia rosa.

Un russo in rosa. Come era prevedibile Denis Menchov è il nuovo leader della classifica rosa grazie ad una Prestazione con la P maiuscola. Il corridore della Rabobank, partito per penultimo, prima solo di Danilo Di Luca, ha dominato l'intera tappa presentandosi davanti ad ogni intertempo. Sono state determinanti le qualità di passista di Menchov che gli hanno permesso di avere una costanza di pedalata inarrivabile da chiunque.
Alle sue spalle, con un ritardo di 20 secondi, si è posizionato Leipheimer che finalmente ha mostrato al pubblico della corsa rosa il suo reale valore.
Terza piazza, a sorpresa, per Stefano Garzelli, il vincitore morale della tappa. Ha realizzato una corsa senza sbavature e con il suo 1:35:32 è riuscito a guadagnare 12 posizioni in classifica generale.
Tutto sommato buona anche la prestazione di Di Luca che dopo una prima parte pessima (perde 1:40 solo nei primi 38 chilometri) regge la botta negli ultimi 20 chilometri. Perde la maglia rosa, è vero, ma rimane lì, a 34 secondi dalla testa.
Si rivede Armstrong che chiude 13' mentre Basso si procura l'ennesima brutta figura posizionandosi 11', dietro al compagno di squadra Pellizotti (che ora reclama il ruolo di capitano della Liquigas).
Tra gli altri, da segnalare l'imbarazzante prestazione di Damiano Cunego che arriva a Riomaggiore con oltre 4 minuti di ritardo. Davvero male per chi questo giro lo voleva vincere.
In classifica generale Menchov, Di Luca e Leipheimer sono racchiusi in 40 secondi. Il Giro d'Italia inizia domani.

Continua a leggere...

"Il ciclismo a test"

Quante ne sai di ciclismo? Da soli e con gli amici, tra un'uscita e la successiva, o nell'attesa del prossimo Tour de France, mettiti alla prova, scoprendo e riscoprendo aneddoti, curiosità, statistiche e gossip di oltre un secolo di storia delle due ruote. L'invenzione della bicicletta, le imprese dei primi pionieri della strada, le corse d'altri tempi, tra ghiaia e polvere; gli uomini capaci di correre e stravincere per tutta la stagione, soli o scortati da fedeli gregari; gli episodi e i personaggi legati alle corse più importanti del calendario (i due grandi giri a tappe, le classiche "monumento" e il campionato del mondo); le fughe solitarie, le salite, le montagne. Ma anche il fascino della pista, i campioni degli anni Novanta e del nuovo millennio, l'attualità e il costume legati al mondo del ciclismo. Curato da Michele Marenco, il prezzo è di 12,90 euro. Editore Alpha Test. Buon test a tutti!!!

Continua a leggere...

presentazione 12'Tappa: Crono - Sestri Levante-Rimaggiore

Ok ci siamo. Siamo di fronte alla tappa decisiva della prima parte di questo giro. è la giorna dei cronoman, è la giornata della Sestri Levante-Riomaggiore


IL PERCORSO: Una cronometro temibile, diversa dalle altre, con due GPM che potrebbero fare la differenza. Basso alla vigilia ha spiegato che serviranno buone gambe per vincere. Armstrong ne ha sottolineato le caratteristiche anomale. La maglia rosa Di Luca la teme, ma in fondo in fondo scopre che si adatta alle sue caratteristiche.
Si parte da Sestri Levante e ci si dirige immediatamente verso l'entroterra. Il primo obiettivo è posto al 18'chilometro quando si incontra il Passo del Bracco. Il colle ha un'altitudine di 613 metri e una lunghezza di 15.8 chilometri. I ciclisti si troveranno ad una pendenza media del 3.8% con strappi all'8%.
A seguire una discesa piuttosto tecnica che porta a Bonassola. La cittadina ligure, dalla ricca storia, è famosa anche per una piccola, grande curiosità: nel 2006 è infatti entrata nel Guinness dei primati per la realizzazione della Lasagna al pesto più grande del mondo (Che brutta idea preparare la scheda di presentazione proprio all'ora di pranzo).
Dopo questa breve sosta gastronomica, si torna a salire verso Passo del Termine: un dislivello di 537 metri per una lunghezza di 8.8 km e una pendenza media del 6.1%. Attenzione anche qui ad alcuni strappetti micidiali che arrivano a pendenze del 10%.
Il traguardo è vicino e si passa per Manarola, frazione di Riomaggiore famosa per la Via dell'amore, un sentiero scavato nella roccia, a picco sul mare, tra il 1926 ed il 1928. Chiusa per lungo tempo negli anni novanta, la passeggiata è stata riaperta in anni recenti dopo accurati lavori di restauro.
Infine è tutta pianura fino a Riomaggiore dove i concorrenti potranno finalmente rilassarsi dopo circa 60 minuti di corsa e una velocità media 40km/h.

LA LOTTA ALLA MAGLIA ROSA:
Oggi non si decide il Giro, ma sicuramente potrebbe prendere una piega importante. Di Luca trema, Menchov scalpita, Armstrong e Basso sono pronti a risalire. La crono potrebbe far saltare completamente dalla corsa Cunego e Simoni, partiti da Venezia con buone chance ma mai realmente pericolosi.

IL PRONOSTICO:
Fasto: Rischio tutto. La tappa oggi la vince Armstrong !!!
3nca: Cancellara confermerà di essere il miglior cronoman in circolazione

LA PLANIMETRIA:


Visualizza 12'Tappa - Crono: Sestri Levante-Rio Maggiore in una mappa di dimensioni maggiori

Continua a leggere...

mercoledì 20 maggio 2009

Sulle strade della Sanremo vince Cavendish!


volata di Cavendish con Farrar alle spalle
ARENZANO-20 maggio 2009- Mark Cavendish il corridore dell'Isola di Man regola tutti in volata superando Farrar e Petacchi ben lanciato da Reinshaw. Petacchi contrastato da Farrar e Davis perde le ruote del britannico e si deve accontentare del terzo posto, al termine di una volata anonima con un paio di attacchi negli ultimi 2 km.

LA GARA- non prende il via da Torino Horner. Andatura elevatissima sin daiprimi km falliscono i primi tentativi di fuga. Si ritira anche J. Rodriguez. Intorno al 70 km la fuga più consistente con 4 attaccanti che riescono ad accumulare 2'15'': Donati, Meyer, Cesar e Gabrovskyy. Fuggitivi ripresi e anima la corsa prima Isaichev del team Katusha che taglia il traguardo volante di Castellania, paese natale di Fausto Coppi, poi dal gruppo evade Marzano, che raggiunge e supera Isaichev. Caduta di Pozzato, che non riuscirà a rientrare per la volata e di Leipheimer senza conseguenze. Su lTurchino il gruppo è compatto, fa l'andatura l'Astana che in discesa piazza Lance Armstrong davanti a tutti. Al termine discesa del Turchino provano un'azione Gasparotto e Popovych, ma il tentativo viene ricucito dalla Garmin e dalla Columbia, ma ai -2km nuovo attacco di Gasparotto che crea confusione in testa al gruppo che seppur allungato manca di organizzazione. Reinshaw ricuce e lancia Cavendish che vince con facilità Farrar nonriesce ad affiancarlo, Petacchi non esprime nemmeno la max potenza.
PAGELLE

PROMOSSI
CAVENDISH 8: La squadra gli offre un assist e lui non fa fatica a cmpletare il successo. In forma.
REINSHAW 8: fedele servitore del corridore dell'isola di Man, trova la luce nella confusione generale degli ultimi 2 km e scorta il compagno fin sul traguardo. Aiuto prezioso.
ARMSTRONG 6.5: Il vecchio Lance trova condizione di giorno in giorno, si mette in testa in discesa e va discretamente. Compitino.

BOCCIATI
PETACCHI 5: Vede svanire l'opportunità di un successo nella propria terra nel Giro del Centenario,senza l'aiuto della squadra deve riuscire a distreggiarsi nel caos per la corsa alla ruota di Cavendish. Non ci riesce per la baldanza dei giovani e la mancanza di cattiveria. Giornata no.
FARRAR 5: La gran foga messa nello scalzare Petacchi dalla ruota di Cavendish, sembrava presagire un attacco deciso, invece non riesce ad impensierire il britannico. Tutto fumo niente arrosto.
GASPAROTTO 4.5: Compie due attacchi discutibili, sopratutto l'ultimo con il gruppo lanciato a 60km sul lungomare. Estemporaneo.
GRIVKO 4: Dopo l'attacco fallito di ieri, ancora un'azione scriteriata e senza senso ai -1,5km con il gruppo allungato a gran velocità guadagna meno di 10m e dopo pochi secondi è di nuovo nella pancia del gruppo. Ha i mezzi ma va disciplinato tatticamente. Kamikaze.

pronostico garrincha pwer domani:Rogers! ma attenti a Menchov, Armstrong oltre a Leipheimer

Continua a leggere...

martedì 19 maggio 2009

Il Killer fa un'altra vittima è sua la Cuneo-Pinerolo


Di Luca attacca sull'ultimo strappo


PINEROLO-19 MAGGIO 2009- Danilo Di Luca si conferma il corridore più in forma del momento. Sull'ultima salita tiene a tiro Pellizzotti e rimonta in discesa prima dell'attacco sull'ultimo strappo rifilando 9'' a Pellizzotti, Menchov e Sastre. A 26''Arroyo e a 29'' Basso,Leipeimer, Soler, Armstrong e Simoni. Becca un minuto Cunego e qualche secondo in più Lovkvist che scende in classifica generale. Ora in classifica generale: Di Luca consolida il primato grazie anche all'abbuono e ha 1'20'' su Menchov (attenzione perché il russo è in gran forma e a cronometro nn va male), 1'33''Rogers (cronoman),1'40'' su Leipheimer (altro protagonita a cronometro). Pelizzotti a 1'53'', Sastre 1'54'', Basso 2'03'' e Lovkvist 2'12''.

LA GARA- Giornata che prende il via con una brutta notizia per la morte per un incidente in moto, del motociclista Saccani esperienza trentennale al seguito del Giro. Tappa di 262km con la Cima Coppi e viene affrontata a tutta già dai primi km. Tiralongo e Bonnafond provano i primi attacchi. L'azione più importante la mette in atto il capitano dell'Acqua e Sapone Caffé Mokambo Stefano Garzelli che attacca sul Moncenisio e con un minuto di vantaggio. Garzellli incamera punti per il Gpm e a fine giornata guadagnerà la maglia verde. Sul Sestriere attaccano la coppia Isd Grivko-Visconti e dietro Serpa, Cardenas, Cioni e Wegelius. I contrattaccanti vengono ripresi dal forcing Liquigas e sulle rampe di Pramartino in avanti restano Visconti e Garzelli. Poi attacca Pellizzotti, ma non riescea far il vuoto, perché col contrattacco Di Lua va a vincere. Garzelli arriverà con Soler e Leipheimer. Armstrong dopo essersi staccato chiude la gara in fondo al gruppetto di Basso, sarà in gran forma al Tour.

PAGELLE
PROMOSSI

DI LUCA 9:corre con la testa senza farsi prendere dal panico per gli attacchi dei rivali. Aspetta il momento buono e attacca non nascondendosi. Maglia Rosa.
GARZELLI 8: il capitano dell'Acqua e Sapone prova l'impresa. HLa provato più volte in questi giorni, sente la gamba, ma sbaglia i tempi. Riesce ad agguantare la maglia verde e dimostra che ha ancora tante motivazioni per correre. Ci credo.
PELLIZZOTTI 7: Oggi stava bene ha provato a vincere la tappa, ma non aveva fatto i conti con super Di Luca, ma tra i vip della classifica è l'unico a provarci. Ritenta sarai più fortunato.
ARMSTRONG 6.5: Lance sta tornando. Si è staccato sembrava già in crisi, invece si è amministrat e ha tagliato il traguardo cn gente come Basso e Simoni. Si è lasciato alle spalle giovani come Lovkvist e Cunego. A volte ritornano.

BOCCIATI:

LOVKVIST 5:il ragazzo dopo un ottimo avvio di Giro oggi subisce la prima crisi.Signori, prendo una pausa.
CUNEGO 4: Ennesima bocciatura per il Piccolo Principe, anche oggi non è giornata. Ne aspettiamo una buona. Sveglia Damiano. Assente ingiustificato.

Continua a leggere...

Il pronostico della 10' tappa

Oggi c'è poco tempo per la presentazione. Tappone di montagna anche se le cime sono lontane dall'arrivo.
IL PRONOSTICO:
Fasto e 3nca votano per Basso.
Per Garrincha vincerà Serpa.

Continua a leggere...

Calendario Sexy Cicliste 2008

Nel nostro blog, trova spazio anche ciò che non è prettamente ciclistico. Dopo il calendario delle sexy cicliste del 2009, dopo il "salto" vi proponiamo quello del 2008.
Buona visione!


Continua a leggere...

lunedì 18 maggio 2009

Augè: “In bici siamo i migliori”

In bicicletta per cambiare la vita”, a dirlo non è un ecologista , ma uno dei più grandi sociologi del mondo, il francese Marc Augè. Intervistato da Antonella Fiori di Metro ha evidenziato la sua teoria di riportare la bicicletta come mezzo di socializzazione, anche in concomitanza dell’uscita del suo libro: “Il bello della bicicletta” Il libro edito da Bollati-Boringhieri 69 pagine, al costo di 8 euro. Il sociologo si propone di recuperare un nuovo umanesimo e la giovinezza del mondo, tesse un elogio della bici come il simbolo del futuro ecologico per la città di domani, in grado di riconciliare la società con se stessa.

A partire da Bartali e Coppi lei parla della bicicletta come “epica, utopica”, cosa ci fa riscoprire di noi stessi?
“Io credo che sia un m odo per ritrovarsi con il proprio corpo riappropriandosi dello spazio e del tempo. In bici, pedalando, guardo il mondo da un altro punto di vista, senza la fretta disumanizzante dell’automobile

E’ anche un mezzo per riscoprire gli altri?

“Si, perché ci fa uscire dall’individualismo e ci proietta in modo sano nel sociale. Il Velib, il programma pubblico di noleggio biciclette di Parigi, sta cominciando a dare i suoi frutti. Intorno ai parcheggi dove ci si informa come abbonarsi, i più esperti danno consigli ai principianti. I convertiti al ciclismo parlano dell’itinerario, del paesaggio, del tempo o vanno i ngruppo in silenzio, ma non usano mai il telefonino. Al contrario di quello che vediamo oggi, persone sedute ad una stessa tavola che conversano con interlocutori invisibili, con i loro cellulari".

Spesso dagli automobilisti, i ciclisti sono visti come nemici. Campagne sull’uso della bici come quella che sta portando avanti Metro servono?
“Sono importantissime. I conflitti spariranno e gli incidenti diminuiranno quando la bicicletta diventerà qualcosa che apparterà a tutti, utilizzata da persone di tutte le età. Quando si andrà a lavoro in bici e non sarà solo un hobby del fine settimana".

Nel suo libro invece di “effetto farfalla” (il meteorologo Lorenz si domandava “può il battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un uragano in Texas?”), lei parla di “effetto pedalata”. La rivoluzione ecologica comincia anche da una sola persona o da un gruppo singolo?
“Credo di sì e se il ciclismo si propagherà come sport amatoriale non competitivo, nel giro di qualche decennio, il mondo potrebbe davvero cambiare”

Continua a leggere...

Giorno di riposo

E venne il giorno di riposo. Necessario dopo le polemiche di ieri. Utile per i corridori che avevano sulle gambe il peso delle Dolomiti.
E allora perchè non rilassarsi con queste due scene classiche della commedia all'italiana?
Ecco a voi Fantozzi e Totò sulle due ruote. Buona visione!








Continua a leggere...

domenica 17 maggio 2009

Cavendish si impone nella tappa della protesta


MILANO - 17 maggio - Il britannico Mark Cavendish si prende la rivincita su Alessandro Petacchi nella tappa di Milano, nel giorno in cui verrà ricordato per la protesta dei “girini” che si sono fermati sulla linea del traguardo a quattro giri dal termine per protestare sulla pericolosità del percorso. Probabilmente non solo per il circuito di Milano, ma per tutta la manifestazione. Nella giornata di ieri lo spagnolo Horrillo era piombato giù in discesa facendo un volo di circa ottanta metri, trovato miracolosamente vivo, ora è ricoverato in ospedale, è ancora grave ma migliora. Polemico il patron Angelo Zomegnan che a fine corsa ai microfoni Rai ha affermato: “Quando si diventa vecchi c’è qualcuno nel gruppo a cui si accorciano le gambe e s'allunga la lingua". E’ pur vero che lungo tutto il percorso si sono trovate auto parcheggiate, ma quasi sicuramente la protesta dei corridori non si riferiva solamente alla giornata di oggi. Tuttavia gli organizzatori hanno neutralizzato la tappa, perciò questa frazione non vale per la classifica generale.
Ma andiamo alla cronaca della tappa. Primo giro (media 33,370)qualche caduta, tanti sono costretti a mettere il piede per terra, in testa al gruppo c’è la Lpr della maglia rosa Di Luca. Lance Armstrong risale posizioni, parla con i leader degli altri team, il dibattito è a più voci. Al quarto passaggio (media 34,490, da cicloturismo) il plotone si ferma sulla linea del traguardo: Di Luca chiede allo speaker il microfono e spiega a nome di 190 atleti i motivi per cui la corsa non sarà tale, o meglio, si limiterà a una passerella. La "mancanza di sicurezza" invocata dal gruppo si scioglie però dal sesto al decimo giro. Lo dimostrano le medie di percorrenza che si impennano: 40, poi 43, per chiudere con gli ultimi due a tutta (48 e 52,800 all’ora). Armstrong non commenta, si affida al solito Twitter: "C’erano i binari del tram lungo diversi tratti, macchine parcheggiate a bordo strada... Sfortunatamente non è stata una bella giornata". E su questo non ci piove. Gli altri dicono la loro e il coro non è unito. Pozzato: "Bisognava parlarne prima, così è venuto fuori un pasticcio". Basso: "Dopo il primo giro sono caduti subito venti corridori. È prevalsa la paura del gruppo di farsi male, più che la volontà di fare polemiche". Pellizotti: "Quando si prende una decisione è giusto portarla avanti". Di Luca, che ricostruisce tutte le fasi: "Ottenuta la neutralizzazione dei distacchi, i velocisti hanno protestato chiedendo di essere tutelati. L’idea quindi è stata quella di arrivare tutti insieme, senza sprint, lasciando alla Rabobank intera il successo di tappa da dedicare a Horrillo, che ieri ci stava lasciando la pelle. Poi, come sempre accade nel ciclismo, qualcuno ha fatto di testa sua confermando che in questo sport non ci sarà mai unità. La Lampre? Sì, c’erano anche loro a tirare negli ultimi giri, ma non erano soli". Cavendish è il più diretto: "Ognuno la pensa in modo diverso, al Giro ci sono solo 4-5 tappe da sprint. Chi non vuole fare la corsa non la fa". Il commento amaro del direttore generale del Giro, Angelo Zomegnan: "Da due giorni rimbalzavano sms contrari a questo circuito, che invece ha superato tutte le verifiche. Ieri a Bergamo sono state annullate tutte le celebrazioni perché a 300 metri c'era un ragazzo (Horrillo, ndr) che rischiava la vita. Il gesto dei corridori non è stato rispettoso verso il Giro e la gente di Milano".

Classifica Blogger

3nca: 3
Fasto: 2
garrincha84: 1

Continua a leggere...

Presentazione 9°Tappa: Milano show 100

Un circuito cittadino da ripetere 11 volte. Questo il menù del giorno. Il Giro torna nella sua Milano e lo fa con una passerella-show per festeggiare il suo Centenario.


IL PERCORSO: è la tappa più simbolica e forse più suggestiva per gli organizzatori. Milano, abituata ad essere la sede finale della corsa, ospita la nona frazione con un percorso che è un giro turistico per il capoluogo Lombardo. Un circuito di 15.4 km da ripetere quasi 11 volte.
Il ritrovo dei corridori è fissato a Piazza del Duomo, dove la celeberrima Madonnina saluterà la carovana rosa.
Ci si sposta alla partenza, proprio davanti a Castello Sforzesco e da lì si corre verso via Giosuè Carducci, si gira per viale Pipiniano e si torna in dietro verso Parco Sempione (uno dei luoghi caratteristici della vita pubblica milanese).
Oltrepassata l'arena, si giunge a viale Crispi, si arriva a Corso Buenos fino a Piazzale Loreto dove è posto il giro di boa. Arrivati qui si torna indietro e si arriva a Corso Venezia, dove è posto il Traguardo Volante e l'arrivo.
In realtà il circuito prosegue passando per via Moscova e tornando al punto di partenza,ovvero Piazza Castello.
Il percorso nasconde poche insidie. La strada è un tavolo da biliardo e l'unico problema potrebbe nascondersi dietro le numerose curve che il gruppo dovrà affrontare.

LA LOTTA ALLA MAGLIA ROSA: Nessuna nota per questo punto. La gara è una vera e propria passerella. Probabilmente assisteremo ad un arrivo in volata, quindi senza nessun rischio per Di Luca di perdere la maglia più ambita.

IL PRONOSTICO:
Il pronostico di Fasto è: Petacchi
Il pronostico di garrincha84 è: Petacchi
Il pronostico di 3nca è: Cavendish, oggi ci sarà la rivincita del britannico su AleJet

LA PLANIMETRIA:

Visualizza 9'Tappa - Milano show 100 in una mappa di dimensioni maggiori


Continua a leggere...

sabato 16 maggio 2009

Dal cilindro Columbia High Road esce fuori Siustou!

BERGAMO-16 maggio ’09- Scintille sul Colle, con i vip che provano ad animare la corsa, ma Cunego e Arroyo che vengono respinti prova ad entrare Leipheimer, ma l’accordo non c’è rientra il gruppo. Si aspettano tutti Di Luca, ma parte all’ingresso di Bergamo il Columbia Siutsou. Purtroppo il gruppo dopo una settimana ancora non ha imparato a non sottovalutare gli uomini di Piva. Così zitto zitto il bielorusso arriva al traguardo, perché Di Luca si aggancia a Popovych, ma nella volata finale riesce ad ottenere a fatica il terzo posto al fotofinish su Rogers (Colimbia High Road) che ha lanciato la volata a Boasson Hagen, il potente norvegese è secondo. Che Giro per il 22enne! Incidente per Horillo brutte ferite e fratture ma non è in pericolo di vita.

LA GARA- la tappa che prende il via intorno alle 12 da Morbegno, vede una situazione di gruppo compatto fino al 40° km dove prende forma il primo tentativo di fuga. Saranno in dieci a formare il gruppo dei battistrada: Cataldo, Lopez Garcia, Ochoa, Visconti, Vorganov, Tschopp, Pauwels, Vanendert, Petrov. Gonzalez Baeza. Sul Gpm di 1° cat. di S. Pietro, prova ad avvantaggiarsi Gonzalez Baeza, ma nella successiva discesa allungano Tschopp e Cataldo. Ma al km 84 i 10 fuggitivi si ricompattano. Lasciano il Giro Pidgornyi e Loubet, oltre ad Horillo dopo una caduta lungo la discesa di S. Pietro. Al traguardo volante di Sarnico Visconti anticipa Cataldo e Lopez Garcia mentre il gruppo tirato da Lampre e Lpr è ad un minuto in attesa dell’ascesa di Solto Collina. Ai piedi della salita del Colle del Gallo, Cunego prepara l’attacco e provano ad andare in avanscoperta, con lui Horner, Arroyo, Garzelli, Pellizzotti, Rogers, Boasson e a sorpresa attacca Leipheimer. Cunego si stacca con Arroyo e Boasson proveranno a rientrare in discesa. Horner tira Leipheimer. Ma appena dopo il Colle i fuggitivi vengono ripresi perché manca la collaborazione. Poi dentro Bergamo Siustou guadagna 38’’ sul gruppo ancora un Columbia High Road in mostra. Per il gruppo non sembra un pericolo non sarà così. Poi sull’ultima salita Popovych prova a rientraresu Sivstov, ma si pianta dopo un po’ rilancia Di Luca ma riesce solo a dimezzare il distacco da Siustou e i migliori non lo lasciano. Siustou vince con 21’’ sulla volata dei migliori dove Rogers tira per Boasson Hagen e finisce dietro Di Luca. Sui primi quattro tre uomini Columbia, il team di Piva vive un’altra giornata di gloria. Ancora gravi le condizioni di Horillo ma non sembrerebbe in pericolo di vita.

Le classifiche

Tappa: Siustou, Boasson Hagen, Di Luca, Rogers

Generale: Di Luca, Lovkvist, Rogers

Fasto2
3nca 2
Garrincha84 1

PAGELLE

PROMOSSI
TEAM COLUMBIA-HIGH ROAD 10: Uomini veloci Boasson Hagen (voto 8, oggi un altro dominio in volata) e Cavendish. Uomini che possono far bene in classifica e a crono Lovkvist, Rogers e Siutsiou (voto 9, nessuno lo considera e lui va a prendersi la tappa) che possono far un pensierino alla classifica. Piva dall’ammiraglia è un regista impeccabile. Sorpendenti.
DI LUCA 6.5: Riesce ad agguantare 8’’ di abbuono, ma deve sudare, peccato perché si vede che è in forma, forse ha sottovalutato la fuga di Sioutsiou. Bello a metà.

BOCCIATI:
GARZELLI 5.5: Prova l’attacco, ma poteva dare di più era una tappa adatta a lui che nel 2007 ha vinto a Bergamo.
CUNEGO 5: La Lampre lavora per lui e lui attacca sul Colle del Gallo, ma è il primo ad essere respinto. Fuori condizione.



Continua a leggere...

8' Tappa: Morbegno-Bergamo

Il giro torna in Italia e lo fa con un'altra tappa anomala. Una bella salita, ma troppo lontana dal traguardo ma comunque poco spazio per le fughe... Chi la spunterà sul traguardo di Bergamo?
IL PERCORSO: Come scritto nell'intro, la tappa è anomala. Si parte da Morbegno, un piccolo paesino nella provincia di Sondrio, patria del Bitto, un formaggio morbido DOP realizzato esclusivamente con latte vaccino e prodotto solamente nei mesi estivi.
La partenza è dolce per i primi 30 chilometri, nessuno strappo e percorso quasi turistico perchè costeggia lo splendido Lago di Como.
Arriva alla località Portone non si scherza più: la strada sale e non smette di farlo per 13 km: l'obiettivo è il Culmine di San Pietro. Il dislivello è solo di 618 metri e la pendenza media del 4,8%, ma la parte finale è davvero temibile e prevede strappetti all'11%. Qualcuno si staccherà ma avrà tempo e spazio di tornare in gruppo vista la lunga discesa che porta a Sedrina, dove è posto il traguardo dell'Intergiro. Il paese lombardo, che ospita poco più di 2500 abitanti è celebre per aver dato i natali ad un certo signor Felice Gimondi (non so se avete presente quel signorotto ormai un po' anziano che ha vinto qualcosa come tre giri, un Tour de France, una Vuelta ed è stato 2 volte campione italiano e una volta campione del mondo... Ecco, proprio lui).
Da qui si arriva in scioltezza verso Bergamo. Molti ciclisti penseranno di essere già arrivati e INVECE NO!!! E' qui che inizia il bello!
Un primo passaggio a Bargamo viene deviato verso Sarnico e costeggia il Lago d'Iseo. S torna a salire al 182'chilometro con il colle del Gallo. E' un GPM Di seconda categoria ma non è da sottovalutare perchè ha una pendenza media del 7% e punte dell 11%. Certo, è lungo solo 6 km, ma da qui all'arrivo mancheranno poco meno di 30 km e forse un po' di selezione potrebbe esserci.
L'arrivo, questa volta definitivo, a Bergamo è una passeggiata di salute: tutta pianura e poco spazio alla fantasia dei corridori.

LA LOTTA ALLA MAGLIA ROSA:
C'è poco da dire in tappe del genere. Difficilmente qualcosa cambierà in cima alla classifica. Però non è da sottovalutare la situazione climatica visto che nella provincia bergamasca è prevista forte pioggia. Qualche scivolone in classifica?

IL PRONOSTICO:
Il pronostico di Fasto è: boh... sarebbe tappa da Di Luca. Potrebbe provare a rafforzare il primato?
3nca: Dico Di Luca, in vista della crono può cercare abbuoni
garrincha84: Punto su Garzelli. Vuole rimediare all'inizio disastroso proverà ad entrare in qualche fuga o può tentare di vincere in un gruppetto ristretto, ma in tal casoci sono i pericoli Di Luca, Cunego e perchè no? Boasson Hsgen

Continua a leggere...

venerdì 15 maggio 2009

Soffia il vento del Nord a Chiavenna vince Boasson Hagen!



CHIAVENNA-15 maggio 2009- Il norvegese del team High Road continua a sorprendere. Boasson Hagen non ancora 22enne dopo il secondo posto di ieri regola con estrema facilità il gruppetto dei fuggitivi, considerando che c’erano velocisti come Hunter e Vigano un’altra prova sontuosa. Il team di Piva continua a stupire.
LA GARA- Pronti via e c’è subito la fuga che caratterizzerà gran parte della gara. Tempo pessimo nel finale i giudici decideranno di rilevare il tempo ai -3km dal traguardo per evitare incidenti. La tappa dei tre stati: Austria in avvio poi Svizzera e arrivo in Italia, vede partire in fuga Facci (Quickstep), Huzarski, Klimov, Isaichev. La fuga dura fino all’inizio della discesa finale. L’ultimo ad arrendersi è Facci dopo 206km di fuga. Inizia la discesa col gruppo compatto poi Liquigas per proteggere Basso, ma scatta Bertolini (Diquigiovanni) che sfruttando i primi 5 km tecnici riesce a guadagnare un minuto di vantaggio. 10km da solo poi si staccano dal gruppo P. Brutt, Viganò, Hunter, Boasson Hagen raggiungono Bertolini. Poi si stacca Grivko, ma rimane a metà strada tra gruppo e i fuggitivi. Agli 800 metri prova a partire Bertolini, ma è Boasson che salta Brutt e lascia distanti Hunter e Vigano rispettivamente secondo e quarto.


CLASSIFICA: invariata la posizione in testa alla generale: Di Luca, Lovkvist, Rogers

LE PAGELLE:

PROMOSSI:

BOASSON HAGEN 9: Questo ragazzone norvegese è la stella del futuro, grande facilità di sprint in un arrivo ristretto a pochi e sa aspettare l’attimo giusto come un veterano. Enfant prodige.

BERTOLINI 6.5: Ottima la scelta di attaccare in discesa. Disegna la discesa in maniera egregia, sbaglia la tattica nell’ultimo chilometro. Per un punto Martin perse la cappa.

BOCCIATI:

GRIVKO 5: Non coglie l’attimo. Resta a bagnomaria e deve accontentarsi di un sesto posto. Con lui tutta la Isd paga una tattica sbagliata ci si aspettava qualcosa di più anche da Visconti. Occasione sprecata.
HUNTER 5: Il sudafricano si ricorda di andar forte in discesa quando ormai la parte tecnica è finita. Tardivo.

classifica bloggers:
fasto2
3nca 2
garrincha 1

Continua a leggere...

Presentazione 7°tappa: Innsbruck-Chiavenna

La villeggiatura austriaca è già finita. Si ritorna in Italia e lo si fa con una tappa anomala. Molto lunga, senza apparenti salite, ma con un dislivello di 1200 metri tra partenza e GPM... Stranezze da Giro




IL PERCORSO: Quella di oggi è una tappa strana: si sale, si sale, si arriva fino ai 1800 metri di Passo Majola per poi scendere ai 400 metri di Chiavenna nel giro di pochi chilometri.
Si parte da Innsbruck, la capitale del Tirolo e si arriva dopo 113 chilometri a Martina, in territorio svizzero (qui è posto il traguardo dell'intergiro).
Tra i paesaggi elvitici cambia veramente poco. La strada sale lentamente fino ad arrivare a St. Moritz. La ridente località, da sempre regno delle settimane bianche, anticipa di poco la cima di Passo Majola.
Da qui in poi si scende, ed è una Discesa, con la D maiuscola. 20 chilometri per svalicare il confine, tornare in Italia e arrivare a Chiavenna, dove è posto il traguardo finale.
La tappa non è per scalatori perchè c'è discesa alla fine e non ci sono strappi importanti. Non è nemmeno per velocisti perchè la salita comunque potrebbe spezzare le gambe ai meno resistenti.
Forse potrebbe andare in porto qualche fuga, ma deve essere giocata bene e il vantaggio sulla cima di Passo Majola deve essere già consistente (almeno 5-6 minuti).
Insomma una tappa incognita.

IL PRONOSTICO:
FASTO: Nessun uomo di classifica ma mi associo a 3nca: Voigt.
3NCA: Ignatiev, Voigt, Pidgornyy
GARRINCHA: Visconti (pronostico secco), potrebbe tentare qualcosa anche Grivko o Voeckler, Voigt, qualche discesista(37km di discesa prima del traguardo) altrimenti tenteranno Quickstep e Katusha di prendere i fuggitivi e far sprintare Davis e uno tra Pozzato o Swift

LA PLANIMETRIA:

Visualizza 7'Tappa - Innsbruck-Chiavenna in una mappa di dimensioni maggiori

Continua a leggere...

giovedì 14 maggio 2009

Metti in gioco le tue capacità!

Sei pronto a giocare al FANTACICLISMO? Si avete letto bene, oltre ai pronostici del nostro sito c’è la possibilità di crearsi una vera e propria squadra e farla gareggiare nelle diverse corse a tappe che si svolgeranno nel corso dell’anno. Il FantaGiro d’Italia è iniziato e purtroppo non c’è più tempo per iscriversi, ma ecco i prossimi appuntamenti: Giro del Delfinato dal 7 al 14 giugno (scadenza il 6 giugno) e il Giro di Svizzera dal 13 al 21 giugno, la partecipazione ad entrambe le competizioni è gratuita. Per partecipare è facilissimo: basta andare su www.fantacyclo.com ed iscriversi alla gara. Una volta pubblicata la lista dei ciclisti in gara si possono effettuare i pronostici (un ciclista diverso per ogni tappa) prima della partenza di ogni tappa e successivamente controllare il tempo nella classifica generale.
Per capire meglio come funziona il servizio vi riportiamo qualche piccolo stralcio del regolamento che trovate completo sul sito.
• Ogni concorrente deve pronosticare un ciclista per ogni tappa della corsa, del quale assimilerà il tempo di gara (comprensivo di abbuoni, penalizzazioni, ecc.). Vincerà l'intera corsa a tappe il giocatore che avrà impiegato il minor tempo totale. E' possibile effettuare e modificare il proprio pronostico di giornata fino al giorno stesso della tappa relativa, entro l'orario indicato sul sito fantacyclo.com.
• Ogni ciclista è pronosticabile una e una sola volta.
• Ad esclusione delle tappe a cronometro, ed oltre a quelli ufficiali di gara, i concorrenti riceveranno i seguenti bonus aggiuntivi: -30” per il primo classificato del fantaordine d’arrivo di giornata, -20” per il secondo e -10” per il terzo
• Viene definita "giocata sfortunata" il pronostico di un corridore che non abbia preso il via alla tappa (perché ritiratosi nei giorni precedenti) o a cui non venga attribuito un tempo ufficiale (ad esempio in casi di ritiro nel corso della tappa o di arrivo fuori tempo massimo). In questo caso, il concorrente prenderà il tempo del peggiore nel fantaordine d'arrivo di tappa a cui sia stato assegnato un regolare tempo di gara + 30”.
• Il ritardo di un concorrente in un fantaordine di arrivo di tappa non potrà mai essere superiore a X secondi (a seconda della soglia prevista per quel tipo di tappa).
• In caso di giocata "non effettuata" il concorrente acquisirà il tempo del peggiore nel fantaordine d'arrivo di tappa (eventualmente già sbarrato agli X secondi) + 60”. Quindi, in questo caso, il ritardo massimo consentito nell'ordine di arrivo è di X" + 60".
• Qualora la tappa abbia uno svolgimento "anormale" (annullata, ridotta nel percorso, ecc...), le valutazioni dei tempi dei corridori seguiranno di pari passo le decisioni di volta in volta prese dalla giuria e dagli organizzatori della corsa in svolgimento.

Continua a leggere...

Scarponi firma l’impresa 200km di fuga e prima vittoria al Giro. Eroico!


MAYRHOFEN (Austria)-14 maggio 2009-Scarponi fa il numero. Duecento km di fuga, impressionante la resistenza contro il resto del gruppo e la vittoria in solitaria, ha il sapore della prima volta.

LA GARA- Tappa adatta a fughe, con arrivo in Austria e nel primo tratto provano tutti a partire. La fuga buona parte al km 55: ci provano Kyryenka, Scarponi, Bonnafond, Gatto e Klostergaard. Lungo la discesa dopo il GPM di Felbertauern il vantaggio sul gruppo è di 9’38’’. Sulle rampe del Hochkrimml attacca Scarponi, lo segue Kyryenka in difficoltà Klostergaard e Bonnafond e Gatto. Nel gruppo si muove l’Acqua & Sapone. Prova ad uscire Garzelli, ma il tentativo è tardivo.Il corridore dell’Acqua & Sapone rimane a 3 minuti dai due battistrada riesce a raggiungere Klostergaard ma la sua avanscoperta dura 20 km. Avanti Bonnafond e Gatto sono a un minuto. Ai -30km provano a rientrare Katusha per i velocisti Swift e Pozzato e Quickstep per Davis. Fora Kyryenka e Scarponi resta solo. Non ci voleva per il corridore della Diquigiovanni, che è costretto ad aspettare il bielorusso. Ma a -9km Kyryenka appena rientrato su Scarponi viene colto da crampi ed abdica. Scarponi fa il numero negli ultimi km rimane sopra il minuto aiutato dalla sede stradale stretta e le curve. Allo sprint Boisson Hagem, norvegese del Team Columbia, arriva con 32’’ ritardo anticipando Davis e Pozzato. Armstrong in ritardo di 30’’ sul gruppo dei migliori con 1’18’’ su Scarponi. Media pazzesca per i 244 km di percorso oltre i 42, 5 Km/h.



LE CLASSIFICHE:in Rosa resta Di Luca che arpiona la verde e la ciclamino soffiandola a Petacchi.
FASTO 2
3NCA 2
GARRINCHA 1

LE PAGELLE
PROMOSSI:

SCARPONI 10: Grande gara del corridore della Diquigiovanni. Impresa d’altri tempi la sua prima vittoria al Giro di Italia. 200 km di fuga e il gruppo che non riesce a recuperare. Solo contro tutti vince con 32’’ di distacco ma dai –6km ai -5km rimane invariato. Eroe.
KYRYENKA 8: il bielorusso ci crede, nonostante sia sfinito si abbatte su di lui la sfiga. Foratura, problema meccanico e crampi dopo l’aggancio a -9km con Scarponi. Si lascia raggiungere dal gruppo. Bravo e sfinito.
BOASSON HAGEM 8: Vince lo sprint per la piazza d’onore con una facilità incredibile, si sbarazza di Gilbert e Pozzato, Davis non prova nemmeno ad avvicinarlo. Il 22enne norvegese ha un gran avvenire. Stella nascente.

BOCCIATI:

GARZELLI 5: tentativo tardivo, il suo rimane un progetto a metà. Buco nell’acqua.
ARMSTRONG 4: non aspettiamoci che lotti per la classifica, può rifarsi a crono, ma ormai non è più un extraterrestre. Uomo qualunque.

Continua a leggere...