mercoledì 28 ottobre 2009

Giro 2010, un po’ per tutti (tranne che per il Sud)

Ritorno!
Eccoci di nuovo tra voi, assenti dal 2 agosto, cercheremo di rimonitorare il panorama dei pedali con maggior costanza compatibilmente con gli impegni lavorativi (pfui!) e universitari della triade Madapa.

Presentato il Giro 2010.
L’occasione per il gran rientro la offre la presentazione del Giro di Italia 2010. Archiviata l’edizione del Centenario, emozionante più nell’epilogo (caduta di Menchov durante l’ultima crono a Roma) che nelle centinaia di chilometri percorsi, il Giro, nelle intenzioni degli organizzatori torna ad offrire tappe in grado di mettere d’accordo scalatori, velocisti e gli amanti delle fughe da lontano. Previsti 3418km distribuiti su 21 tappe. La più lunga l’undicesima Lucera-L’Aquila 256 km. Tornano le montagne storiche: Zoncolan, Mortirolo, Aprica e la Cima Coppi fissata sul Gavia. Da non perdere la cronoscalata di Plan de Corones.
Giro di Italia, ancora fuori gran parte del Sud. Partenza da Amsterdam.
L’analisi parte con l’apertura del Giro che vedrà la carovana Rosa partire dal territorio pianeggiante olandese( per molti chilometri si viaggerà sotto il livello del mare), Amsterdam sarà il punto di riferimento per le prime tre giornate del Giro. Ora visto che la corsa si chiama Giro d’Italia e come sempre al Sud le tappe sono poche, non era meglio organizzare qualche tappa in più in regioni come Calabria, Basilicata e Sicilia quasi sempre tagliate fuori dal programma? La piana del Tavoliere cosa ha da invidiare ai dintorni di Amsterdam? Non per fare del facile campanilismo, ma quando arriva il Giro è una festa e allora perché denominarlo Giro di Italia e fermarsi a Bitonto (territorio più a Sud)? Per fortuna per il sottoscritto (Pa della MADAPA) i girini transiteranno lungo la Casilina all’altezza del bivio tra Sparanise e Calvi Risorta (Tappa 9, 17 maggio (onomastico di PA) Frosinone-Cava dè Tirreni) e quindi assisterà al rituale nazional popolare del passaggio del Giro, ma saranno tantissimi a non poter provare tale gioia. Per Zomegnan l’Italia termina a Bitonto.

Partenza Orange.
Si parte l’8 maggio in Olanda. Crono individuale per le strade di Amsterdam per decretare la prima Maglia Rosa. Poi prima del ritorno in Italia altre due tappe nel Paese dei tulipani, sempre con partenza da Amsterdam, prima si arriverà ad Utrecht (città universitaria), poi Middelburg. Tappe per velocisti, si corre al di sotto del livello del mare, ma il vento che soffia dall’Atlantico potrebbe movimentare la corsa. Attenzione ai ventagli.

Ritorno in Italia.
Il Giro per la quarta tappa torna a casa. Cronosquadra Savigliano-Cuneo 32,5 km contro il tempo. Percorso rettilineo, 270 metri di dislivello, percorso da compiere in meno di quaranta minuti. Quinta tappa Novara-Novi Ligure (168km), tappa dedicata al Campionissimo Fausto Coppi a 50 anni dalla sua morte. Primi Gpm. Tappa per velocisti, ma attenzione agli attaccanti che potrebbero muoversi per la prima volta sulle strade del Giro. Fidenza-Carrara è la sesta tappa di 166km anniversario dei 50 anni della vittoria di Anquetil. Si attraversa l’Appennino, pensiero stupendo per gli attaccanti. La settima tappa esalta i corridori resistenti. Nei 215 km della Carrara- Montalcino saranno presenti due tratti di sterrato: strade bianche e crete senesi negli ultimi 30 km a Buon convento e Poggio Civitella. Per uomini da classica? Omaggio a Gino Bartali a dieci anni dalla sua morte. La settimana si chiude col botto. Ottava tappa Chianciano Terme-Terminillo 189 km. Primo arrivo in salita, stadio naturale come lo Zoncolan. Pendenza max 12%, si sale per 18km per arrivare ai 1672 metri del Terminillo, capiremo chi è in forma per vincere il Giro e chi no.

La seconda settimana tocca le tappe più al Sud del Giro.
La seconda settimana inizia con la tappa Frosinone-Cava dè Tirreni 188km è la tappa del trio Madapa, tocca le regioni di residenza del trio. Tappa per velocisti. Omaggio a Gino Palumbo ex direttore Gazzetta dello Sport. Finale in lieve pendio. L’Abbazia benedettina nel 2010 dichiarata patrimonio dell’Unesco. La Decima tappa tocca il punto più a Sud con Bitonto. Escursione tra gli ulivi, avvio tortuoso in Irpinia, ma l’arrivo è per i velocisti dopo il circuito a Bitonto. La Lucera- L’Aquila è la più lunga. Saranno 256 i km, si arriverà tra le popolazioni terremotate. Toccate le salite Roccaraso e Rionero, prima di arrivare a L’Aquila.Il Giro di Italia proverà a risollevare il morale di quelle popolazioni. Si risale la penisola sulla costiera adriatica, arrivo in circuito a Porto Recanati ancora un banco di prova per uomini veloci. La tredicesima tappa arriva a Cesenatico dopo 222km a casa di Marco Pantani, dopo una deviazione dalla costa verso l’interno con qualche asperità intorno a San Marino. Tappa numero quattordici da 201 km, monte Grappa con pendenze del 14% a meno di 50km dal traguardo, salita che incide più sulle gambe che sulla classifica, possibilità di fuga, l’arrivo è ad Asolo, si riscende dopo aver toccato la vetta del Grappa. La settimana si chiude con la Mestre- Zoncolan 218 km. Dopo tre salite impegnative, dal versante più ostico si affronta lo Zoncolan per circa 6km con una pendenza media del 14, 5% con punte del 22% fino a raggiungere i 1730m. Arrivo di domenica e si prospetta un grande spettacolo di pubblico.

La settimana della verità: la terza.
Dopo lo Zoncolan giornata di riposo poi la cronoscalata individuale di Plan De Corones (12,9 km). Ultimo a trionfare Franco Pellizzotti ed è riproposta in fotocopia. Arrivo ad oltre 2200 su sterrato trattato chimicamente pendenza max 24%. Media sterrato 10,2%. Scalatori daranno spettacolo, tappa fondamentale per la classifica. Poi la diciassettesima tappa da Brunico a Peio Terme. Per attaccanti con Passi che inviteranno ad attaccare e ad ingaggiare battaglia. Arrivo in lieve salita. La diciottesima tappa arriverà a Brescia per la settima e ultima chance per i velocisti superstiti. Relativa tregua prima del gran finale.

Gran Finale: due arrivi in salita e crono finale.
Celebrazione per ricordare la strage di Piazza della Loggia alla partenza della Brescia-Aprica. Si inizia con la salita di Santa Caterina con pendenze al 14%, picchiata verso la Valtellina e poi Mortirolo, ma si scenderà verso l’Aprica, non piazzato nel finale potrebbe far meno male del previsto. Ultima tappa di montagna con la Bormio-Ponte di Legno Tonale. Tappa più impegnativa.Passo Gavia fatto al contrario con i 2600 metri e Cima Coppi. Poi picchiataa valle e salita verso il Passo del Tonale, forse l’arrivo decisivo.
Finale della crono con arrivo all’Arena di Verona.

I Protagonisti
Ci saranno gli scalatori. Dubbia la presenza di Andy Schleck, in forse anche Mark Cavendish. Rientra Bennati. Soprattutto Zomegnan non esclude una chance a Riccò e Sella come fu data a Basso l’anno scorso. Chi metterà le mani sulla Maglia Rosa? Dall’8 maggio inizia l’avventura per la 93esima volta.

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