lunedì 25 maggio 2009

Sastre tappa e terzo nella Generale. Menchov domina Di Luca. Basso non fa la differenza. In calo Leipheimer, crollano Simoni, Lovkvist.

l'attacco di Sastre.

Monte Petrano- 25 maggio 2009- Sastre l’uomo che non ti aspetti, l’uomo che non fa proclami vince al terzo scatto rispondendo in modo autoritario agli allunghi Di Luca, super Menchov che corre da padrone della corsa, nel finale brucia Di Luca.

LA GARA- La tappa Pergola-Monte Petrano (237km) il tappone appenninico del giro con 5000metri di dislivello vede in avvio il ritiro di Codol e al 2km il tandem Diquigiovanni Scarponi-De Bonis, poi seguono il tandem in 18 formando un groppone di venti corridori: tra questi gregari degli uomini classifica che potrebbero tornare utili più avanti come Ardila Cano-Tjallingii (rabobank), Bosisio (Lpr), Popovych (Astana), Carlstrom (Liquigas) e Wiggins, Brutt, Belotti, e a sorpresa Damiano Cunego. A 125km dall’arrivo massimo vantaggio 7’20’’, allo stesso km si ritira Gene. All’inizio del Monte Nerone iniziano a staccarsi in testa, e la tanto criticata Rabobank, definita all’inizio squadra poco valida testimonia il contrario, controlla la corsa e con due uomini in avanscoperta e Ten Dam e altri due con Menchov, mentre gli altri salgono a coppie, Agnoli si stacca e lascia solo i capitani Liquigas. In avanti attaccano Scarponi e Cunego si aggregano Popovych e Bosisio che non tirano un metro perché servono d’aiuto ai capitani. Si ritira Soler.

CATRIA- Sul Catria, Cunego prova ad avvantaggiarsi stacca Scarponi, ma non è in crisi lui conosce a memoria le salite del percorso, mentre Popovych e Bosisio. Alle pendici del Catria, perde contatto Lovkvist, mentre il rivale per la maglia bianca, Seeldrayers rimane nel gruppo Maglia Rosa. Perdono contatto i due compagni di Menchov, rimangono Ten Dam e Ardila. Anche Simoni nei primi chilometri del Catria si stacca. Scarponi senza strafare si riporta sul terzetto di testa. Anche Rogers si stacca dai migliori, poi grazie a Possoni rientra. Nessun attacco sul Catria, Basso non si vede, la Rabobank tiene unitala corsa. Sul Catria scollina per primo Cunego e in discesa Popovych prova ad andare, guadagnando 13’’ su Cunego, mentre Bosisio sbaglia una curva. Foratura per Leipheimer l’Astana blocca un paio di compagni dell’americano. Popovych guadagna 1’15’’ in discesa sul Gruppo Maglia Rosa, il suo compagno Leipheimer rientra.

MONTE PETRONE- Cunego resta a 30’’ da Popovych, Carlstrom tira per Basso e Pellizzotti. Poi Pauwels per Sastre ma il primo allungo di Basso, ma rispondono tutti i grandi tranne LEipheimer che al 2°km perde contatto Pellizzotti dopo la crisi iniziale sale del proprio passo. Il quartetto Sastre, Di Luca, Basso, Menchov viene scosso dai tre tentativi di Sastre, che al terzo distanzia glia altri. Risponde Basso ma la risposta non sembr convincente. Menchov e Di Luca si studiano e consentano a Valjavec e Garzelli di rientrare. Ma una nuova fucilata di Di Luca rimanda dietro Garzelli, sempre a ruota Menchov. Ripreso Cunego e ai -2km ripreso anche Popovych. Nel finale Basso ai 700metri viene raggiunto da Di Luca e Menchov con quest’ultimo che vince la volata per il secondo posto davanti a Di Luca. Sastre chiude primo ma nel finale non ha guadagnato granché. Garzelli quinto a 1’19’’ precede Pellizzotti e Masciarelli, perde circa tre minuti Leipheimer, crolla la maglia bianca Lovkvist a 24’ e Simoni 20’. Basso avrebbe attaccato prima, ma oggi giornata nera anche per i gregari Agnoli e Szmyd.

PAGELLE
PROMOSSI:
SASTRE 9: Ha il pregio di non fare proclami ed essere l’uomo giusto al momento giusto. Vince una tappa sfruttando le doti di Grimpeur, ma ottiene meno del previsto,almeno ci ha provato. Diesel.
MENCHOV 8: Il russo corre da padrone della corsa. Basso,Sastre e Di Luca provano a staccarlo, ma lui è il primo a ricucire tutti gli strappi. Nel finale anticipa anche Di Luca, lascia andare quel tanto che basta Sastre. Padrone del Giro.
POPOVYCH 7: Il povero Yaroslav si fa 235 km di fuga e viene ripreso ai -2km dal traguardo. Quando vede arrivare Sastre gira la faccia e impreca. Fatica immane con il caldo di oggi. Coraggioso.
BASSO 6.5: Non è il Basso che fa la differenza, Menchov sembra più in forma, ha provato ma non è andato. Paga anche la giornata no di due preziosi gregari come Agnoli e Szmyd. L’importante è partecipare.
CUNEGO 6.5: Damiano è stato giustamente bistrattato dalla nostra rubrica. Oggi prova d’orgoglio del Piccolo Principe. Ma nella discesa finale perde la ruota di Popovych e sfinito non lo riprende più. Orgoglio ferito.

BOCCIATI:
LOVKVIST 5: il ragazzino dopo la prima settimana, crolla nel tappone appenninico odierno e perde la maglia bianca in favore di Seeldrayers e termina dietro Masciarelli (voto 8). Scarico.
LEIPHEIMER 4: il capitano Astana non va. Perde contatto al 2km poi grazie ad un gregario di lusso come Lance Armstong (voto 8) limita i danni e arriva a 3’. Assente ingiustificato.
SIMONI 4: Tutti pensavano che i 18 minuti persi ieri fossero una tattica, per vederlo attivo e pimpante oggi. Il vecchio Gibo si stacca sulle prime rampe del Catria. Andato.

1 commento:

Paolo ha detto...

Peccato che, durante la trasmissione tv, non si scriva piu' in sovraimpressione il nome dei vari paesi e citta' che si incontrano durante la tappa. Una volta lo facevano ed era molto, molto interessante.