venerdì 24 aprile 2009

TTreeebellliiin!!!



Rebellin scatta ai -150m

HUY (Belgio) 22 aprile 2009- 38 anni, pardon 37 altrimenti l’Eterno s’arrabbia, e non sentirli!! Rebellin (Diquigiovanni) si presenta con la fame di un giovane novellino all’appuntamento con la storia, terzo successo alla Freccia Vallone, la prima nel 2004, bis 2007. Affianca nel palmares gente del calibro di Merckx e Argentin. Sul podio è circondato da due giovani talenti come Andy Schleck (Saxo Bank) e Damiano Cunego (Lampare), per una giornata di rivincita del ciclismo italiano quest’anno ancora a secco di successi importanti.
Rebellin conosce a memoria il percorso e quando arriva il finale del famigerato muro di Huy sa quando è il momento di attaccare. Si accende e ai -150 metri lascia Cadel Evans, che paga lo sforzo per esser partito in anticipo, e supera di slancio Andy Schleck. L’australiano chiude quinto e Cunego anticipa Sanchez.
Fuga del coetaneo di Rebellin, Cristophe Moreau, poi dopo che il francese viene ripreso, diversi tentativi abortiti nel giro di pochi minuti. Poi la tattica sapiente della formazione di Savio che manda Serpa, il colombiano, all’attacco. Fuga ripresa nel tratto pianeggiante ed ecco che un altro compagno di squadra riparte, si tratta di Scarponi. Queste fughe fanno si che Rebellin stia ad attendere, mentre sono le altre squadre a ricucire. Gruppo compatto all’ultimo km poi Auro annuncia, uno spettacolo di prima serata: “Signori…il muro di Huy”, attesa (finisce l’antipasto, sta per iniziare lo spettacolo vero e proprio) e fiato sospeso. Cadel Evans forza troppo parte lungo, lo seguono il giovane Schleck e Rebellin, poi ai -150 il capolavoro.
Rebellin a fine gara ha giusto il tempo di pensare a quello che ha fatto e di comparare la situazione a quelle precedenti ed affermare “è la vittoria più bella”, poi dopo il ringraziamento alla squadra, guarda già al futuro: “far bene alla Liegi” e un sogno “Prima del ritiro, voglio il mondiale”.

Garrincha 84

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