domenica 5 aprile 2009

Doping: un fenomeno con radici lontane!


Nel nostro sito abbiamo voluto dedicare uno spazio specifico anche al fenomeno del doping. In basso troverete una apposita timeline multimediale dedicata a questo fenomeno. Eterna croce di questo sport amato ed odiati da tutti, il doping ha radici lontanissime, molti i ciclisti che sono caduti nella trappola di abusare sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il proprio rendimento fisico e le proprie prestazioni.

Il termine “doping”, però, ha radici lontanissime, anche se il problema è più attuale che mai. Deriva dalla parola inglese “dope” che in principio indicava una mistura di vino e tè bevuta dagli schiavi americani per rimanere attivi e lavorare. Nella timeline aggiorneremo con il tempo tutti i casi noti e meno noti, dove il doping è stato protagonista. Una galleria multimediale con video, articoli web e foto per avere una visione più completa del fenomeno che colpisce ancora il ciclismo, anche se le varie associazioni dei ciclisti hanno da tempo dichiarato guerra a coloro che fanno uso di sostanze dopanti. I vari regolamenti prevedono che tutti gli atleti risultanti positivi alle analisi vengono squalificati per un periodo più o meno lungo; nei casi di recidività si può arrivare alla squalifica a vita. Per sottolineare l’importante e l’attualità di questo argomento anche il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha istituito un'apposita agenzia, la Wada, che si occupa della lotta al doping. La sostanza che spesso viene trovata nel sangue degli atleti è il famigerato Epo o eritropoietina, un ormone prodotto negli esseri umani dai reni e in misura minore dal fegato e dal cervello. Questa sostanza consente di aumentare il livello di globuli rossi nel sangue (aumentando l’ematocrito e l’emoglobina) migliorando così lo scambio d'ossigeno ed aumentando la resistenza all'esercizio fisico, ma aumentando anche il rischio di trombosi. Lo sviluppo dell’Epo si ha dai primi anni 1990. Nel nostro Paese negli ultimi anni il doping è diventato un reato, sotto la fattispecie della frode sportiva. Tanti i ciclisti rimasti vittime dei vari scandali legati al doping, dalla morte di Simpson sul Mont Ventoux al “Cannibale” Eddy Merckx, dallo scandalo Festina al Tour del 98 all’esclusione di Pantani al Giro per l’ematrocrito fuori norma, sino ad arrivare ai vari processi legati all’”Operation Puerto” e a “Oil for drug”.


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