domenica 5 aprile 2009

Il giro dei 17 muri (Fiandre inside)


È scattata proprio in questi minuti in Belgio la 92’ edizione del Giro delle Fiandre (Ronde van Vlaanderen in lingua fiamminga). La gara è da sempre considerata una delle “classiche monumento” e apre tradizionalmente la stagione delle grandi corse del nord (vedi La Parigi-Roubaix, in programma il 12 aprile, e la Liegi-Bastogne-Liegi, che partirà domenica 26).

La prima edizione risale al 1913, per volere del giornalista sportivo Karel Van Wynendaele. 330 i chilometri e solo 37 i corridori che partecipano. La seconda edizione va in scena sei anni più tardi. Un’interruzione forzata a causa della prima guerra mondiale.
Gli elementi che caratterizzano questa corsa sono i cosiddetti “muri”, brevi tratti di salita con percentuali di pendenza molto elevate (si arriva fino al 22% del Koppenberg). I corridori dell’edizione 2009 ne affronteranno 17, in un percorso complessivo di 260 km. Chilometro più, chilometro meno.
I più famosi: il “vecchio Kwaremont” e il muro di Grammont (o “Muur van Geraardsbergen” in lingua fiamminga). Quest’ultimo, posizionato a circa 15 chilometri dall’arrivo, è spesso scenario degli attacchi decisivi.
Come se non bastassero le pendenze, i corridori dovranno far attenzione anche ai lunghi tratti in pavè (dove la foratura incombe sempre) e al maltempo che solitamente caratterizza la corsa belga.
Scorrendo l’albo d’oro, ci si rende subito conto come il “fattore campo” sia stato sempre determinante. Sono, infatti, ben 64 le vittorie belghe. Solo 10 quelle italiane; l’ultima conquistata nel 2007 da Alessandro Ballan (adesso campione del mondo). Piccola curiosità azzurra: Fiorenzo Magni si aggiudica tra il 1949 e il 1951 tre edizioni consecutive. Fino ad adesso è l’unico ad aver firmato una tripletta su queste strade.

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