martedì 14 aprile 2009

Roubaix: un tris da leggenda per Boonen!

ROUBAIX – Una vittoria da leggenda, quella ottenuta nella domenica di Pasqua da Boonen nella Parigi-Roubaix. Il belga ex campione del mondo entra così nell’albo d’oro della “Regina dell classiche”, dopo le vittorie ottenute nel 2005 e del 2008. Tre vittorie che incoronano la classe di questo giovane campione. In precedenza c’era riuscito solo Merckx (1968, 1970, 1973), Moser (1978, 1979, 1980), Van Looy (1961, 1962, 1965), Rebry (1931, 1934, 1935), Lapize (1909, 1910, 1911) e Musseuw (1996, 2000, 2002). Meglio di loro c’è soltanto Roger de Vlaeminck che ne ha collezionate ben 4.
"Tre volte ha già vinto e altre tre volta potrà vincere", la profezia di Francesco Moser all’interno della pista. Secondo è arrivato Filippo Pozzato, a soli 48", ma la sua è una grande prova. Boonen è stato il più forte, ma nel testa a testa finale, una specie di corsa a inseguimento, il vicentino della Katusha ha dato spettacolo. Manuel Quinziato, altra buona prova qui al Nord, chiude al 9° posto.
L'INCIDENTE - Dopo 42 km dal via Knaven (che la corsa l’ha conquistata nel 2001) promuove la prima fuga. Con lui vanno Furlan, Wynants, Cozza, Klostergaard, Henderson, Offredo, Sulzberger, Posthuma, Chainel e Klier. La Foresta di Arenberg fa la solita selezione e all’inseguimento dei fuggitivi restano circa 25 corridori. A 65 km dal traguardo ci sono 90 secondi di distacco tra fuggitivi e inseguitori. Neanche il tempo di notare il pericolo costituito dalle troppe moto che in una curva a destra quella di un cronometrista va a finire tra gli spettatori. Sedici le persone che sono complessivamente coinvolte in un incidente spettacolare, tra le quali anche un bambino di 4 anni. Tre feriti sono ricoverati in condizioni molto gravi.
BOONEN NON SI FERMA – Tom Boonen è in giornata. Sporco e ferito sul lato sinistro del corpo per una caduta al km 130, comincia una serie di accelerazioni spaventose. Prima di Orchies, 12 settore di pavè, il gruppetto di Knaven viene riassorbito: 18 corridori in testa. A 58 km dal traguardo attacca Haussler: secondo alla Sanremo e al Fiandre, sembra che abbia energie inesauribili. Si raggruppa un piccolo drappello di corridori: Quinziato, Flecha, Weylandt e Klostergaard. Mancano meno di cinquanta chilometri ed a suonare la carica è ancora Boonen. Pozzato e Hushovd non lo mollano, poi rientrano altri cinque e tra questi Quinziato che però cede a Mons en Pevel (settore 19), quando “Tornado Tom” dà ancora gas. Con il belga restano solo il Poz, Flecha, Hushovd, Van Summeren e Hoste. I Columbia sono fuori dai giochi da un pezzo; i Saxo, nonostante un Cancellara in ripresa, saltano tutti.
CADUTE - A 30 km dal traguardo, Boonen fora per la seconda volta e in un baleno cambia bici. Gli bastano meno di tre km per tornare sui primi. Si vede che è il più forte, però in Quick Step qualcosa non funziona tanto che Chavanel, compagno di Boonen, ai meno 20 si lancia all’inseguimento dei 6 con a ruota Haussler. Potrebbe essere una tattica suicida, per fortuna che il francese non ha gambe sufficienti per combinare il danno. A 16 km dal traguardo, in una curva a sinistra, Flecha cade davanti a Pozzato che con un’acrobazia schiva la caduta che però fa fuori Van Summeren e Hoste. Boonen e Hushovd tirano dritto. Ma pochi chilometri dopo, nel Carrefour de l’Arbre (settore 4), un’altra curva a sinistra è fatale al norvegese che in uscita urta alcuni spettatori oltre le transenne finisce a terra.
BOONEN-POZZATO - Restano in due. Inizia il testa a testa. Pozzato sembra in grado di accodarsi a Boonen, ma il sogno svanisce. Arriva nel Roubaix a un giro di pista e quando affianca il belga che ha appena tagliato il traguardo si gira e gli dà la mano.

Notizie: Gazzetta.it

Nessun commento: